Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art.17 le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato

17.1.1. I sottosistemi insediativi previsti dal Piano Strutturale sono suddivisi in tessuti, costituiti da isolati o parti di isolati, esito dell'aggregazione di edifici e relativi spazi di pertinenza, riconducibili a regole omogenee d'impianto, di suddivisione del suolo, di disposizione e di rapporto dell'edificato con i tracciati viari.

17.1.2. I tessuti sono generati dalla articolazione degli ambiti dei sottosistemi insediativi previsti dal Piano Strutturale, secondo lo schema seguente:

  • l'ambito della città storica e l'ambito dei nuclei storici si articolano in:
    • * "Il tessuto di impianto medioevale" (T1);
  • l'ambito della città consolidata si articola in:
    • * "Il tessuto storico consolidato lungo l'allineamento stradale" (T2);
    • * "Il tessuto generato dal disegno del Prg 1924 e dall'espansione del secondo dopoguerra" (prima fase di sviluppo) (T3);
  • l'ambito della città da consolidare e l'ambito dell'edificato da consolidare si articolano in:
    • * "Il tessuto generato dal disegno del Prg 1924 e dall'espansione del secondo dopoguerra" (seconda fase di sviluppo) (T3);
    • * "Il tessuto generato dal disegno del Prg 1969" (T4);
    • * "Le aree di trasformazione della città a prevalente destinazione residenziale";
  • l'ambito della città della produzione si articola in:
    • * "Il tessuto produttivo non ordinato" (T5)
    • * "Il tessuto produttivo generato dai piani per gli insediamenti produttivi" (T6);
    • * "Le aree di trasformazione della città a prevalente destinazione produttiva".

Sono inoltre individuati, in quanto costituiscono isole insediative ubicate all'interno dei sottosistemi ambientali del Piano Strutturale, i seguenti nuclei isolati:

  • * "I nuclei isolati residenziali del territorio aperto" (NIR)

17.2. In ogni tessuto, sono specificatamente disciplinati: i tipi di intervento sugli edifici e sulle pertinenze, i parametri urbanistici, le destinazioni d'uso prevalenti e le destinazioni d'uso escluse.

17.3.1. Per la definizione dei tipi di intervento si veda il Regolamento Edilizio.

17.3.2.1. Per la definizione dei parametri urbanistici si veda il Regolamento Edilizio, con la precisazione di cui al comma seguente.

17.3.2.2. Il parametro relativo all'altezza dell'edificio è disciplinato nel modo seguente:

  • * il "numero di piani" (np) è riferito alla destinazione d'uso residenziale (Re), commerciale in esercizi di vicinato (Co1) e in medie strutture di vendita (Co2), turistico- ricettive (Tr), direzionale (Di), di servizio (Pu) e agricola (Ag);
  • * l'"altezza massima" (Hmax) è riferita alla destinazione d'uso industriale e artigianale (Ia), commerciale in grandi strutture di vendita (Co3) e commerciale all'ingrosso (Ci).

17.3.3. Gli interventi si attuano secondo le modalità previste dal Regolamento Edilizio e dalle normative vigenti.

17.4.1. In tutti i tipi di intervento devono essere sempre rispettate le disposizioni di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento.

17.4.2. In tutti gli interventi che comportano aumento della Superficie utile lorda (Slu), e negli interventi specificatamente indicati nei tessuti, devono essere reperiti i relativi spazi per parcheggi privati di cui alla L.122/1989. Tali parametri si intendono soddisfatti anche quando le aree per parcheggi privati non siano direttamente collegate con l'edificio oggetto dell'intervento, anche se comunque devono essere legate a questo tramite un vincolo pertinenziale documentabile.

17.5.1. In tutti gli edifici sono ammessi i tipi di intervento fino a quello specificatamente indicato nelle tavole "la disciplina del suolo", ad esclusione degli edifici sottoposti ai tipi d'intervento Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc), per i quali è ammessa anche la Manutenzione ordinaria (Mo).

17.5.2. Qualsiasi intervento sugli edifici dei tessuti con categoria d'intervento Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc), dovrà essere effettuato secondo le disposizioni della "guida agli interventi sugli edifici storici" di cui al capo 1 del titolo III "le discipline specifiche"del presente Regolamento.

17.5.3. Gli interventi Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc) sono estesi ai manufatti accessori, regolarmente assentiti, ed alle aree di pertinenza dell'edificio principale, qualora gli stessi abbiano caratteristiche storiche, tipologiche, architettoniche e paesaggistiche di particolare pregio.

17.5.4. Gli interventi sugli edifici esistenti per i quali è previsto Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc), sono sottoposti al rilascio di un parere preventivo sul progetto da parte dell'Amministrazione comunale ai sensi dell'art.79, co.4, lett.d della L.R.1/2005.

17.5.5. Gli interventi di Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) di edifici esistenti, qualora comportino la realizzazione o l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria, sono assoggettati ad intervento edilizio diretto convenzionato, con i contenuti di cui all'art.13 "norme specifiche sulle opere di urbanizzazione" del presente Regolamento.

17.5.6.1 Gli interventi di Nuova edificazione (Ne) nei lotti liberi di completamento sono specificatamente indicati nelle tavole "la disciplina del suolo" con apposita grafia e all'art.24bis "i lotti liberi di completamento del territorio urbanizzato" del presente Regolamento. I lotti liberi di completamento sono individuati in aree completamente libere, contigue ad aree già edificate, fronteggianti le strade pubbliche o di uso pubblico, adeguatamente servite dalle reti infrastrutturali e tecnologiche esistenti e che non abbiano concorso in passato a sviluppare capacità edificatoria. Qualora tali interventi comportino la realizzazione o l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria, sono assoggettati ad intervento edilizio diretto convenzionato, con i contenuti di cui all'art.13 "norme specifiche sulle opere di urbanizzazione" del presente Regolamento.

17.5.6.2 Qualora il perimetro dei "lotti liberi di completamento" individuato negli elaborati grafici del presente Regolamento, cada in prossimità - ma non coincida - con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto (quali ad esempio i confini di proprietà, le recinzioni, i fossati, i manufatti esistenti, ecc.), dette linee grafiche di perimetrazione possono essere portate a coincidere con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio, senza che ciò comporti una variante al Regolamento Urbanistico, solo quando il mancato allineamento rientri nella tolleranza grafica dell'elaborato del presente Regolamento. La tolleranza è pari ad un intervallo compreso tra zero e ml 1.20/1.40 (il valore è determinato trasformando in termini reali il segno grafico dello spessore con cui è rappresentato il perimetro delle "lotti liberi di completamento" nella scala di rappresentazione del Regolamento Urbanistico che è 1/2000).

17.5.6.3 Qualora dalla sovrapposizione tra gli elaborati grafici del presente Regolamento (elaborati realizzati su Carta Tecnica Regionale) e le mappe catastali i perimetri dei "lotti liberi di completamento" di cui al presente articolo comprendano resedi di edifici che hanno già espresso una capacità edificatoria, per tali resedi, che non rientrino nella tolleranza di cui al precedente co.17.5.6.2., occorrerà procedere alla loro deperimetrazione con una variante al Regolamento Urbanistico, salvo che non siano determinanti per la definizione di strade, piazze verde e parcheggi pubblici."

17.5.7.1. Per gli edifici, ai quali è attribuito il tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 (Re1) e di tipo 2 (Re2), che sono costituiti da un solo piano abitabile fuori terra e che sono circondati da edifici a 2 o più piani è ammessa la sopraelevazione una tantum di un piano, in alternativa al rialzamento del sottotetto. Tale intervento dovrà essere realizzato nel rispetto delle distanze tra gli edifici, così come definite nel Regolamento Edilizio, e in deroga alle distanze dal confine e, fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia di efficienza energetica, l'intervento dovrà essere realizzato utilizzando tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti alimentati da fonti rinnovabili, dovranno garantire comunque, con riferimento alla climatizzazione invernale dell'ampliamento, un indice di prestazione energetica, definito dal D.Lgs.192/2005, inferiore almeno del 20 % rispetto al corrispondente valore limite indicato nell'allegato C, tabella 1.3 del medesimo decreto legislativo. In ogni caso, l'unità abitativa esistente interessata dall'ampliamento dovrà essere dotata di finestre con vetrature con intercapedini di aria o di gas. L'utilizzo delle tecniche costruttive di edilizia sostenibile ed il rispetto degli indici di prestazione energetica, sono certificati dal direttore dei lavori o da altro professionista abilitato con la comunicazione di ultimazione dei lavori; in mancanza di detti requisiti, non può essere certificata l'abitabilità dell'ampliamento realizzato.

17.5.7.2. Gli interventi di ampliamento una tantum degli edifici esistenti, o di parti di essi, disciplinati nei tessuti urbani dal presente capo sono realizzabili e si riferiscono al periodo di vigenza del presente Regolamento Urbanistico (Del.C.C.n.62 del 30.09.2010).

17.5.8. Per i manufatti che siano eventualmente presenti nelle pertinenze degli edifici di cui al presente articolo, e che non presentano elementi di invarianza o di pregio storico e architettonico, per i quali valgono le disposizioni di cui al precedente co.17.5.3., è consentita la Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr), a pari superficie utile lorda virtuale (Sluv), nel rispetto delle destinazioni d'uso prevalenti ed escluse nel territorio urbanizzato.

17.6. "Le aree di trasformazione della città a prevalente destinazione residenziale" e "le aree di trasformazione della città a prevalente destinazione produttiva" sono specificatamente disciplinate ne "i progetti sulle aree di trasformazione della città" di cui al capo 3 del titolo III "le discipline specifiche" del presente Regolamento.

17.7. In tutti gli edifici, ad esclusione di quelli ricadenti nei tessuti (T5) "Il tessuto produttivo non ordinato" e (T6) "Il tessuto produttivo generato dai piani per gli insediamenti produttivi", è ammesso il cambio di destinazione d'uso per la realizzazione di spazi di servizio (Pu) "per l'istruzione" e "per le attrezzature di interesse comune, pubbliche o di uso pubblico". Tale mutamento non comporta la corresponsione degli oneri di urbanizzazione anche nel caso in cui si intenda ripristinare l'originaria destinazione d'uso.

17.8. La fattibilità delle azioni di piano

17.8.1. Secondo quanto indicato dalla normativa vigente, la fattibilità geologica degli interventi urbanistici ed edilizi viene definita confrontando i tipi d'intervento con le carte "la pericolosità geolomorfologica - tav. 18a" "la pericolosità sismica tav.18c" e "la pericolosità idraulica - tav.18b" del Piano Strutturale.

17.8.2. In relazione ai tipi d'intervento previsti, sia che riguardino gli edifici che gli spazi aperti, relativi a piani attuativi e ad interventi diretti, è richiesta una relazione geologica e geotecnica che valuti le diverse problematiche evidenziate nelle tavole del Piano Strutturale e indichi le eventuali opere, da realizzare a carico dei soggetti attuatori, necessarie al superamento di tali problematiche.

17.8.3. In relazione alla pericolosità espressa nelle tavole del Piano Strutturale, si individua la fattibilità geologica degli interventi previsti secondo la seguente tabella.

17.8.4. Le classi di fattibilità espresse nella tabella corrispondono ai seguenti criteri generali i quali non sostituiscono quanto previsto dalla normativa vigente in materia:

* Fattibilità 1:
senza particolari limitazioni: in questa classe di fattibilità sia geomorfologica (Fg1) che sismica (Fs1) rientrano tutti gli interventi relativi alla manutenzione ordinaria che non riguardano gli elementi strutturali degli edifici né le sistemazioni dei suoli. Per quanto concerne l'aspetto della classe di fattibilità idraulica (Fi1) riguarda tutti quegli interventi che non hanno rilevanza da questo punto di vista.
* Fattibilità 2:
con normali vincoli: sono rappresentate da tutte le aree, sia di pianura che di collina, nelle quali non si riconoscono particolari fenomeni di origine fisica o antropica tali da richiedere particolari soluzioni progettuali.
* Fattibilità 3:
condizionata: le problematiche geomorfologiche, sismiche oppure idrauliche rilevate nelle aree comprese in questa classe sono determinate da situazioni che possono essere innescate e/o aggravate dalla presenza di opere antropiche che interagiscono negativamente con le dinamiche e gli assetti geomorfologici, sismici ed idraulici. Tuttavia il grado di pericolosità di queste aree non è tale da richiedere progetti radicali di bonifica; sarà sufficiente adottare soluzioni progettuali che possano annullare gli effetti negativi delle problematiche rilevate che possono manifestarsi anche in un intorno dell'area (fenomeni di ristagno d'acqua, mancanza di una adeguata copertura vegetale, soliflusso, erosione superficiale diffusa, erosione superficiale di origine antropica, ecc.).
* Fattibilità 4:
limitata: le problematiche geomorfologiche, sismiche ed idrauliche rilevate nelle aree comprese in questa classe sono determinate da livelli di rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione, che non sia puramente conservativa o di ripristino, in aree a pericolosità elevata (PG4, PS4, PI4), ovvero prevedendo utilizzazioni dall'elevato valore di vulnerabilità (servizi essenziali e strutture ad utilizzazione pubblica ad elevata concentrazione di persone o strutture ad elevato rischio indotto) in aree a pericolosità media bassa. In queste aree è necessario prevedere indagini approfondite e quanto altro necessario per verificare esattamente lo stato dei luoghi e definire precisamente la loro condizione; in base ai risultati degli studi realizzati dovrà essere predisposto un progetto degli interventi di consolidamento, di bonifica, di soluzione del problema rilevato, di miglioramento dei terreni e delle particolari tecniche fondazionali, ed un programma di controlli necessari a valutare l'esito finale di tali interventi. Gli interventi previsti dal presente Regolamento in aree che ricadono in questa classe, sono attuabili alle condizioni e secondo le limitazioni espresse nel presente articolo.
Tipo d'intervento Classe e tipo di pericolosità del Piano Strutturale
geomorfologica sismica idraulica
123412341234
Fattibilità corrispondente
geomorfologica sismica idraulica
Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc) 222222221111
Ristrutturazione edilizia di tipo 1 (Re1)
Modifiche senza demolizioni strutturali 222222222222
Traslazione di solai interni 222322231111
Rialzamento del sottotetto (30 cm) 222322231111
Demolizione e ricostruzione manufatti accessori 223422342234
Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2)
Tutti gli interventi analoghi alla Re1 vedi tabella relativa
Demolizione e ricostruzione 223422342244
Ampliamenti una tantum 223422342234
Rialzamento di 1 piano (S 1) 223422341234

Art.18 il tessuto d'impianto medioevale (T1)

18.1. Descrizione:

18.1.1. È il tessuto originario di Montevarchi, racchiuso dal perimetro delle mura, e degli altri nuclei di fondovalle e di collina che hanno origine medievale ossia Levane Alta, Levanella, Ricasoli, Ventena, Moncioni, Rendola e Caposelvi.

18.1.2. Obiettivo del Regolamento Urbanistico è quello di favorire la conservazione e la valorizzazione degli edifici e degli elementi di interesse storico, architettonico ed ambientale, e di promuoverne la valorizzazione attraverso l'insediamento di tutte le destinazioni d'uso compatibili con il valore storico architettonico del tessuto.

18.1.3. Il tessuto di impianto medievale è considerato zona territoriale omogenea "A" ai sensi del D.M.1444/1968.

18.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

18.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Residenziale (Re).

18.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Commerciale in medie e grandi strutture di vendita (Co2, Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4a, Co4b, Co4c, Co4d)
  • * Commerciale all'ingrosso (Ci)
  • * Industriale e Artigianale (Ia) definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo;
  • * Residenziale (Re) al piano terra degli edifici esistenti, ad eccezione degli edifici esistenti dei centri minori delle frazioni collinari.

18.3. Tipi d'intervento sugli edifici:

18.3.1. Il tipo d'intervento caratterizzante il tessuto è il Risanamento Conservativo (Rc).

18.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante il tessuto sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

18.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, purché siano compatibili con la tipologia edilizia, non riducano le parti a comune degli edifici, non generino, nei casi di frazionamenti di unità immobiliari residenziali, monolocali con tagli inferiori a 45 mq e alloggi con tagli inferiori a 60 mq, e vengano eseguiti secondo le disposizioni della "guida agli interventi sugli edifici storici" di cui al capo 1 del titolo III "le discipline specifiche" del presente Regolamento. Per quest'ultimo intervento non è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

18.3.4. Qualsiasi intervento sugli edifici del tessuto con categoria d'intervento Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc), dovrà essere effettuato secondo le disposizioni della "guida agli interventi sugli edifici storici" di cui al capo 1 del titolo III "le discipline specifiche" del presente Regolamento. Inoltre, per questi interventi, dovrà essere depositato il relativo certificato di agibilità/abitabilità.

18.4. Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

18.4.1. Non è consentita la realizzazione di nuove opere pertinenziali.

N.B.: La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.19 il tessuto storico consolidato lungo l'allineamento stradale (T2)

19.1. Descrizione:

19.1.1. È il tessuto che si è originato ai margini del nucleo storico medievale, precedentemente all'attuazione del PRG del 1924. Si tratta di aree sature a prevalente destinazione residenziale, caratterizzate da edifici allineati lungo le principali direttrici storiche di collegamento con le città di Arezzo e Firenze e con l'Arno. Nel tessuto sono compresi gli edifici dell'espansione edilizia dei primi anni del novecento, prevalentemente in stile "liberty", disposti in aderenza alle cortine edilizie esistenti lungo il bordo stradale o isolati nel lotto. Nel tessuto sono compresi, inoltre, quei nuclei residenziali isolati presenti nel territorio rurale nei dintorni del Capoluogo, che presentano edifici meritevoli di tutela.

19.1.2. Obiettivo del Regolamento Urbanistico è quello di favorire la conservazione delle caratteristiche architettoniche e tipologiche degli edifici meritevoli di tutela e di permettere la trasformazione degli edifici, o delle parti del tessuto che nel tempo sono stati modificati, con interventi di recupero mirati alla riqualificazione dello stato dei luoghi e alla realizzazione di spazi pubblici.

19.1.3. Il tessuto storico consolidato lungo l'allineamento stradale è considerato zona territoriale omogenea "A" ai sensi del D.M.1444/1968.

19.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

19.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Residenziale (Re).

19.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Commerciale in grandi strutture di vendita (Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4c, Co4d);
  • * Commerciale all'ingrosso (Ci)
  • * Industriale e Artigianale (Ia) definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo;

19.2.3. La possibilità di realizzare attività commerciali in medie strutture di vendita (Co2), anche nelle forme aggregate (Co4a, Co4b), è consentita unicamente negli interventi sottoposti a piano di recupero. Tale possibilità è subordinata al reperimento della dotazione di parcheggi, così come previsto all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento e dalle normative vigenti.

19.3. Tipi d'intervento sugli edifici:

19.3.1. Il tipo d'intervento caratterizzante il tessuto è il Risanamento Conservativo (Rc).

19.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante il tessuto sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

19.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, purché siano compatibili con la tipologia edilizia, non riducano le parti a comune degli edifici, non generino, nei casi di frazionamenti di unità immobiliari residenziali, monolocali con tagli inferiori a 45 mq e alloggi con tagli inferiori a 60 mq, e vengano eseguiti secondo le disposizioni della "guida agli interventi sugli edifici storici" di cui al capo 1 del titolo III "le discipline specifiche"del presente Regolamento. Per quest'ultimo intervento non è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

19.3.4. Qualsiasi intervento sugli edifici del tessuto con categoria d'intervento Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc), dovrà essere effettuato secondo le disposizioni della "guida agli interventi sugli edifici storici" di cui al capo 1 del titolo III "le discipline specifiche"del presente Regolamento.

19.3.5. Qualora il rialzamento del sottotetto, ammesso con la Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2), interessi edifici con fronti caratterizzati da una regola compositiva ordinata e riconoscibile, è prescritto il mantenimento degli elementi che determinano tale regola e la loro riproposizione anche nelle parti di nuova realizzazione.

19.4. Parametri urbanistici:

19.4.1. Per gli interventi sugli edifici esistenti e/o per la realizzazione delle opere pertinenziali sono validi i seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che il parametro numero di piani (Np) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Slu = pari a quella esistente, ovvero è consentito l'incremento una tantum di 9 mq per ogni unità immobiliare di edifici con categoria di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2)
  • * Rc = 70%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Np = pari a quello esistente, ovvero è consentito solo l'incremento ammesso con gli interventi di Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2).

19.4.2. Sugli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2), in alternativa agli incrementi di cui al co.19.4.1., sono ammessi interventi di Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) a parità di superficie utile lorda virtuale (Sluv), nel rispetto delle destinazioni d'uso prevalente ed escluse e dei seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che il parametro numero di piani (Np) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Rc = 70%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Np = fino ad esaurimento della Sluv e comunque non superiore a 3 piani fuori terra;
  • * Distanza dai confini = 5 mt. (qualora non si costruisca sul confine);

ed inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni:

  • * è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada;
  • * è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica);
  • * i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

19.5. Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

19.5.1. Sono ammesse le opere pertinenziali così come definite dal Regolamento Edilizio, nel rispetto dei parametri urbanistici di cui al precedente co.19.4.2. del presente articolo.

19.5.2. I manufatti adibiti a funzioni accessorie possono essere realizzati anche sul confine di proprietà ad esclusione del confine su spazi e percorsi pubblici.

19.5.3. La realizzazione di nuove autorimesse pertinenziali fuori terra è ammessa solamente per gli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2).

19.5.4. È comunque esclusa la realizzazione delle autorimesse interrate o seminterrate.

19.5.5. È consentita la realizzazione di manufatti finalizzati all'utilizzazione di energie rinnovabili. I manufatti dovranno comunque avere caratteristiche tali da inserirsi in maniera adeguata nel contesto circostante.

N.B.:La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.20 il tessuto generato dal disegno del prg del 1924 e dall'espansione del secondo dopoguerra (T3)

20.1 Descrizione:

20.1.1. È il tessuto delle aree sature, prevalentemente residenziali, caratterizzato da edifici disposti su lotti regolari, generati dal disegno del prg del 1924 e completati, prevalentemente intorno agli anni 50-60, con edifici a tipologia differenziata a bassa e ad alta densità edilizia. Il tessuto presenta una regola insediativa riconoscibile per il disegno dei lotti e per l'allineamento degli edifici alla viabilità principale, che ha portato alla realizzazione di aree morfologicamente ordinate, seppure con tipologie edilizie disomogenee. La caratteristica principale del tessuto è la ridotta distanza tra i fabbricati, per la sua formazione precedente all'entrata in vigore del D.M.1444/1968. All'interno del tessuto sono, inoltre, comprese le zone "Peep", nelle quali l'assetto ordinato, esito di un corretto rapporto tra gli edifici e le aree attrezzate ad uso pubblico presenti, è comunque da preservare.

20.1.2. Obiettivo del Regolamento Urbanistico è quello di conservare le caratteristiche morfologiche del tessuto, anche attraverso interventi di recupero di consistenti parti urbane, e di consentire interventi di sostituzione e di completamento dei singoli edifici.

20.1.3. Il tessuto generato dall'espansione del secondo dopoguerra è considerato zona territoriale omogenea "B" ai sensi del D.M.1444/1968.

20.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

20.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Residenziale (Re).

20.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Commerciale in grandi strutture di vendita (Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4c, Co4d);
  • * Industriale e Artigianale (Ia) definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo;

20.2.3. La possibilità di realizzare attività commerciali in medie strutture di vendita (Co2), anche nelle forme aggregate (Co4a, Co4b), è consentita unicamente negli interventi sottoposti a piano di recupero. Tale possibilità è subordinata al reperimento della dotazione di parcheggi, così come previsto all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento e dalle normative vigenti.

20.3. Tipi d'intervento sugli edifici:

20.3.1. Il tipo d'intervento caratterizzante il tessuto è la Ristrutturazione edilizia di tipo 1 (Re1).

20.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante il tessuto sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

20.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, purché siano compatibili con la tipologia edilizia e non riducano le parti a comune degli edifici. Per quest'ultimo intervento è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

20.3.4. Qualsiasi intervento sugli edifici del tessuto con categoria d'intervento Restauro (R) e Risanamento conservativo (Rc), dovrà essere effettuato secondo le disposizioni della "guida agli interventi sugli edifici storici" di cui al capo 1 del titolo III "le discipline specifiche"del presente Regolamento.

20.3.5. Qualora il rialzamento del sottotetto ammesso con la Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2) interessi edifici con fronti caratterizzati da una regola compositiva ordinata e riconoscibile, è prescritto il mantenimento degli elementi che determinano tale regola e la loro riproposizione anche nelle parti di nuova realizzazione.

20.4. Parametri urbanistici:

20.4.1. Per gli interventi sugli edifici esistenti e/o per la realizzazione delle opere pertinenziali sono validi i seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che il parametro numero di piani (Np) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Slu = pari a quella esistente, ovvero è consentito l'incremento una tantum di 9 mq per ogni unità immobiliare di edifici con categoria di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2)
  • * Rc = 70%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Np = pari a quello esistente, ovvero è consentito solo l'incremento ammesso con gli interventi di Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2).

20.4.2. In alternativa all'incremento di Slu di cui al precedente co.20.4.1., negli edifici del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 (Re1) e di tipo 2 (Re2), sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu), una tantum, fino ad un massimo di 20 mq per ciascuna unità abitativa; tale incremento, che non potrà in alcun modo comportare la realizzazione di nuove unità immobiliari, è ammesso a condizione che l'intervento contribuisca al riordino morfologico del tessuto e, fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia di efficienza energetica, dovrà essere realizzato utilizzando tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti alimentati da fonti rinnovabili, dovranno garantire comunque, con riferimento alla climatizzazione invernale dell'ampliamento, un indice di prestazione energetica, definito dal D.Lgs.192/2005, inferiore almeno del 20 % rispetto al corrispondente valore limite indicato nell'allegato C, tabella 1.3 del medesimo decreto legislativo. In ogni caso, l'unità abitativa esistente interessata dall'ampliamento dovrà essere dotata di finestre con vetrature con intercapedini di aria o di gas. L'utilizzo delle tecniche costruttive di edilizia sostenibile ed il rispetto degli indici di prestazione energetica, sono certificati dal direttore dei lavori o da altro professionista abilitato con la comunicazione di ultimazione dei lavori; in mancanza di detti requisiti, non può essere certificata l'abitabilità dell'ampliamento realizzato.

20.4.2bis. Negli edifici di proprietà dell'Amministrazione comunale conosciuti come "Ex Autostazione" posti in viale Diaz identificati al Fg.6 part.1377 sub 35 del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2) sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu) fino ad un massimo di 302 mq; tale superficie utile lorda deriva dalla conversione in capacità edificatoria di alcuni volumi demoliti sempre di proprietà del Comune di Montevarchi già riportati nel Registro dei Crediti Edilizi al co.59.3bis. del presente regolamento e precisamente dai volumi di cui al Fg.10 part.165 (mc.1146).

20.4.3. Sugli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2), in alternativa agli incrementi di cui ai co.20.4.1. e co.20.4.2., sono ammessi interventi di Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) a parità di superficie utile lorda virtuale (Sluv), nel rispetto delle destinazioni d'uso prevalente ed escluse e dei seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che i parametri numero di piani (Np) e altezza massima (Hmax) sono riferiti alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Rc = 70%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Np = fino ad esaurimento della Sluv e comunque non superiore a 3 piani fuori terra;
  • * Hmax = 8 mt;
  • * Distanza dai confini = 5 mt. (qualora non si costruisca sul confine);

ed inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni:

  • * è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada;
  • * è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica);
  • * i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

20.4.4. I lotti liberi di completamento, presenti nel tessuto, sono individuati all'art.24bis "i lotti liberi di completamento del territorio urbanizzato" del presente Regolamento.

20.5 Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

20.5.1. Sono ammesse le opere pertinenziali così come definite dal Regolamento Edilizio, nel rispetto dei parametri urbanistici di cui al precedente co.20.4.1. del presente articolo.

20.5.2. I manufatti adibiti a funzioni accessorie possono essere realizzati anche sul confine di proprietà ad esclusione del confine su spazi e percorsi pubblici.

20.5.3. La realizzazione di nuove autorimesse pertinenziali fuori terra è ammessa solamente per gli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2).

20.5.4. È comunque esclusa la realizzazione delle autorimesse interrate o seminterrate.

20.5.5. È consentita la realizzazione di manufatti finalizzati all'utilizzazione di energie rinnovabili. I manufatti dovranno comunque avere caratteristiche tali da inserirsi in maniera adeguata nel contesto circostante.

N.B.:La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.21 il tessuto generato dal disegno del prg del 1969 (T4)

21.1. Descrizione:

21.1.1. Sono le aree urbane di più recente costituzione, nelle quali l'edificato è stato realizzato senza seguire regole insediative ordinate e senza che sia stato realizzato un sistema integrato di spazi pubblici.

21.1.2. Obiettivo del Regolamento Urbanistico è quello di ricomporre il tessuto attraverso interventi consistenti di trasformazione mirati soprattutto alla realizzazione di una maglia viaria ordinata secondo le principali direttrici di espansione della città, e di un sistema di spazi pubblici attrezzati.

21.1.3. Il tessuto generato dal disegno del prg del 1969 è considerato zona territoriale omogenea "B" ai sensi del D.M.1444/1968.

21.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

21.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Residenziale (Re).

21.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Commerciale in grandi strutture di vendita (Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4c, Co4d);
  • * Industriale e Artigianale (Ia) definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo;

21.3. Tipi di intervento sugli edifici:

21.3.1. Il tipo d'intervento caratterizzante il tessuto è la Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2).

21.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante il tessuto sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

21.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, purché non si riducano le parti a comune degli edifici. Per la realizzazione di questi interventi è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

21.3.4. Qualora il rialzamento del sottotetto, ammesso con la Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2), interessi edifici con fronti caratterizzati da una regola compositiva ordinata e riconoscibile, è prescritto il mantenimento degli elementi che determinano tale regola e la loro riproposizione anche nelle parti di nuova realizzazione.

21.4. Parametri urbanistici:

21.4.1. Per gli interventi sugli edifici esistenti e/o per la realizzazione delle opere pertinenziali sono validi i seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che il parametro numero di piani (Np) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Slu = pari a quella esistente, ovvero è consentito l'incremento una tantum di 9 mq per ogni unità immobiliare di edifici con categoria di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2)
  • * Rc = 50%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Np = pari a quello esistente, ovvero è consentito solo l'incremento ammesso con gli interventi di Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2).

21.4.2. In alternativa all'incremento di Slu di cui al precedente co.21.4.1., negli edifici del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 1 (Re1) e di tipo 2 (Re2), sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu), una tantum, fino ad un massimo di 30 mq per ciascuna unità abitativa; tale incremento, che non potrà in alcun modo comportare la realizzazione di nuove unità immobiliari, è ammesso a condizione che l'intervento contribuisca al riordino morfologico del tessuto e, fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia di efficienza energetica, dovrà essere realizzato utilizzando tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti alimentati da fonti rinnovabili, dovranno garantire comunque, con riferimento alla climatizzazione invernale dell'ampliamento, un indice di prestazione energetica, definito dal D.Lgs.192/2005, inferiore almeno del 20 % rispetto al corrispondente valore limite indicato nell'allegato C, tabella 1.3 del medesimo decreto legislativo. In ogni caso, l'unità abitativa esistente interessata dall'ampliamento dovrà essere dotata di finestre con vetrature con intercapedini di aria o di gas. L'utilizzo delle tecniche costruttive di edilizia sostenibile ed il rispetto degli indici di prestazione energetica, sono certificati dal direttore dei lavori o da altro professionista abilitato con la comunicazione di ultimazione dei lavori; in mancanza di detti requisiti, non può essere certificata l'abitabilità dell'ampliamento realizzato.

21.4.2bis. In alternativa all'incremento di Slu di cui al precedente co.21.4.1., negli edifici identificati al Fg.6 part.1674 sub 77 del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2) sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu) fino ad un massimo di 101 mq assegnata per effetto dell'acquisizione attraverso asta pubblica indetta dal Comune di Montevarchi in data 17.06.2014 (vedi P.D.n.562 del 24/07/2014); tale superficie utile lorda deriva dalla conversione in capacità edificatoria di alcuni volumi demoliti di proprietà del Comune di Montevarchi già riportati nel Registro dei Crediti Edilizi al co.59.3bis. del presente regolamento e precisamente dai volumi di cui al Fg.10 part.165 (mc.323).

21.4.2ter. In alternativa all'incremento di Slu di cui al precedente co.21.4.1., negli edifici identificati al Fg.3 part.1315 del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2) sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu) fino ad un massimo di 161 mq assegnata per effetto dell'acquisizione attraverso asta pubblica indetta dal Comune di Montevarchi in data 17.06.2014 (vedi P.D.n.464 del 19.06.2014); tale superficie utile lorda deriva dalla conversione in capacità edificatoria di alcuni volumi demoliti di proprietà del Comune di Montevarchi già riportati nel Registro dei Crediti Edilizi al co.59.3bis. del presente regolamento e precisamente dai volumi di cui al Fg.10 part.107.

21.4.2quater. In alternativa all'incremento di Slu di cui al precedente co.21.4.1., negli edifici identificati al Fg.3 part.1171 sub 2 del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2) sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu) fino ad un massimo di 28 mq assegnata per effetto dell'acquisizione attraverso asta pubblica indetta dal Comune di Montevarchi in data 01.07.2014 (vedi P.D.n.557 del 22/07/2014); tale superficie utile lorda deriva della capacità edificatoria assegnata alla AT_S8 "PALAZZO DEL PODESTA" ed è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi.

21.4.3. Sugli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2), in alternativa agli incrementi di cui ai co.21.4.1. e co.21.4.2., sono altresì ammessi interventi di Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) a parità della superficie utile lorda virtuale (Sluv), nel rispetto delle destinazioni d'uso prevalenti ed escluse, e dei seguenti parametri urbanistici , con la precisazione che i parametri numero di piani (Np) e altezza massima (Hmax) sono riferiti alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Rc = 50%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Np = fino ad esaurimento della Sluv e comunque non superiore a 4 piani fuori terra;
  • * Hmax = 8 mt;
  • * Distanza dai confini = 5 mt. (qualora non si costruisca sul confine);

ed inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni:

  • * prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dal confine sulla strada
  • * i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

21.4.4. I lotti liberi di completamento, presenti nel tessuto, sono individuati all'art.24bis "i lotti liberi di completamento del territorio urbanizzato" del presente Regolamento.

21.4.4bis. Sui terreni identificati al Fg.14 particelle 571, 574 e 575 sono consentiti esclusivamente interventi privi di rilevanza edilizia così come identificati dalla L.R.65/2014 e smi. Qualora su tali terreni si intendano realizzare interventi di nuova costruzione, i proprietari sono tenuti alla realizzazione del prolungamento del tratto stradale previsto nel Piano Attuativo di cui all'area di trasformazione "PESTELLO CHIESA" (AT_R11) fino al suo congiungimento con via Senio (tratto strada dei Cappuccini). Tali interventi sono consentiti previa variante al presente strumento urbanistico che, oltre a contenere la disciplina sul tratto di strada da realizzare, dovrà prevedere l'assegnazione della capacità edificatoria ai terreni in oggetto già presente all’atto della loro deperimetrazione dall’area di trasformazione “PESTELLO CHIESA” (AT_R11) avvenuta in occasione dell’approvazione del Piano Attuativo.

21.5 Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

21.5.1. Sono ammesse le opere pertinenziali così come definite dal Regolamento Edilizio, nel rispetto dei parametri urbanistici di cui al co.21.4.1. del presente articolo.

21.5.2. I manufatti adibiti a funzioni accessorie possono essere realizzati anche sul confine di proprietà ad esclusione del confine su spazi e percorsi pubblici.

21.5.3. È esclusa la realizzazione di autorimesse pertinenziali interrate.

21.5.4. È consentita la realizzazione di manufatti finalizzati all'utilizzazione di energie rinnovabili. I manufatti dovranno comunque avere caratteristiche tali da inserirsi in maniera adeguata nel contesto circostante.

N.B.:La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.22 il tessuto produttivo non ordinato (T5)

22.1. Descrizione:

22.1.1. Il tessuto è costituito da aree a prevalente destinazione produttiva e commerciale con una consistente presenza della residenza, ubicate nelle immediate vicinanze delle parti residenziali del Capoluogo - lungo viale Cadorna - e di Levane - a nord dello stadio comunale. Per la loro formazione e/o per la loro collocazione queste aree presentano una carenza di infrastrutturazione viaria e di parcheggi. Inoltre nel tessuto sono inseriti gli edifici isolati, a destinazione produttiva e/o commerciale (comprese le due uniche attività commerciali in grandi strutture di vendita organizzate nella forma di centro commerciale presenti nel territorio comunale), collocati all'interno di aree prevalentemente residenziali, di rilevanti dimensioni, ossia che presentano una tipologia edilizia "a capannone".

22.1.2. L'obiettivo principale del Regolamento Urbanistico è la progressiva trasformazione del tessuto in una parte urbana integrata con le aree limitrofe, prevedendo l'esclusione delle funzioni produttive definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo, e limitando la possibilità di frazionamenti degli edifici esistenti, per non gravare ulteriormente sulla già limitata dotazione di standard e di accessibilità del tessuto.

22.1.3. Il tessuto produttivo non ordinato è considerato zona territoriale omogenea "D" ai sensi del D.M.1444/1968.

22.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

22.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Industriale e Artigianale (Ia).

22.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Industriale e Artigianale (Ia) definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo;
  • * Commerciale in grandi strutture di vendita (Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4c, Co4d);
  • * Residenziale (Re).

22.3. Tipi d'intervento sugli edifici:

22.3.1. Il tipo d'intervento caratterizzante il tessuto è la Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2).

22.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante il tessuto sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

22.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti. Per la realizzazione di questi interventi è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

22.3.4. I frazionamenti e gli accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, gli interventi Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) e di Nuova edificazione, finalizzati alla realizzazione di edifici con destinazione d'uso Industriale e/o Artigianale (Ia), dovranno prevedere la realizzazione di una fascia alberata circostante il lotto, costituita da specie tipiche locali di alto fusto, che assuma il ruolo di schermo visivo.

22.4. Parametri urbanistici:

22.4.1.1. Per gli interventi sugli edifici esistenti, ad eccezione di quelli residenziali, sono ammessi aumenti della superficie utile lorda (Slu) fino ai seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che i parametri numero di piani (Np) e altezza massima (Hmax) sono riferiti alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Rc = 60%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Hmax = pari a quella esistente della parte dell'edificio contigua all'ampliamento;
  • * Np = pari a quello esistente, ovvero è consentito solo l'incremento ammesso con gli interventi di Ristrutturazione edilizia di tipo 1 e di tipo 2 (Re1 e Re2).
  • * Distanza dai confini = 5 mt. È ammessa la realizzazione di manufatti sul confine solo nel caso che siano adibiti a portineria. In questo caso è obbligatorio il mantenimento di tale uso.

Tali aumenti della superficie utile lorda (Slu) sono ammessi a condizione che siano realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale e che contribuiscano al riordino morfologico del tessuto.

22.4.1.2. Negli edifici del tessuto con categoria d'intervento Ristrutturazione edilizia tipo 1 (Re1) e di tipo 2 (Re2), sono consentiti incrementi di superficie utile lorda (Slu), una tantum, fino ad un massimo di 30 mq per ciascuna unità abitativa; tale incremento, che non potrà in alcun modo comportare la realizzazione di nuove unità immobiliari, è ammesso a condizione che l'intervento contribuisca al riordino morfologico del tessuto e, fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia di efficienza energetica, dovrà essere realizzato utilizzando tecniche costruttive di edilizia sostenibile che, anche attraverso l'impiego di impianti alimentati da fonti rinnovabili, dovranno garantire comunque, con riferimento alla climatizzazione invernale dell'ampliamento, un indice di prestazione energetica, definito dal D.Lgs.192/2005, inferiore almeno del 20 % rispetto al corrispondente valore limite indicato nell'allegato C, tabella 1.3 del medesimo decreto legislativo. In ogni caso, l'unità abitativa esistente interessata dall'ampliamento dovrà essere dotata di finestre con vetrature con intercapedini di aria o di gas. L'utilizzo delle tecniche costruttive di edilizia sostenibile ed il rispetto degli indici di prestazione energetica, sono certificati dal direttore dei lavori o da altro professionista abilitato con la comunicazione di ultimazione dei lavori; in mancanza di detti requisiti, non può essere certificata l'abitabilità dell'ampliamento realizzato. Per questo intervento sono validi i parametri di cui al precedente co.22.4.1.1. del presente articolo.

22.4.2. Sugli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2), in alternativa agli incrementi di cui al co.22.4.1.1., sono ammessi interventi di Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) con aumenti della superficie utile lorda (Slu) fino ai seguenti parametri urbanistici e nel rispetto delle destinazioni d'uso prevalenti ed escluse con la precisazione che il parametro altezza massima (Hmax) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2.:

  • * Rc = 50%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Hmax = 8 mt;
  • * Distanza dai confini = 8 mt. È ammessa la realizzazione di manufatti sul confine solo nel caso che siano adibiti a portineria. In questo caso è obbligatorio il mantenimento di tale uso.

ed inoltre, sono comunque da rispettare le seguenti disposizioni:

  • * è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dal confine della strada
  • * i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

22.5. Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

22.5.1. Non sono ammesse le opere pertinenziali così come definite dal Regolamento Edilizio.

22.5.2. È consentita la realizzazione di volumi tecnici così come definiti dal Regolamento Edilizio.

22.5.3. È consentita la realizzazione di manufatti finalizzati all'utilizzazione di energie rinnovabili. I manufatti dovranno comunque avere caratteristiche tali da inserirsi in maniera adeguata nel contesto circostante.

N.B.:La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.23 il tessuto produttivo generato dai piani per insediamenti produttivi (T6)

23.1. Descrizione

23.1.1. Il tessuto è costituito dalle principali aree produttive di Montevarchi, sorte in epoca recente in seguito a piani unitari e dislocate nel fondovalle in zone appositamente dedicate.

23.1.2. L'obiettivo principale del Regolamento Urbanistico è quello di consolidare la funzione produttiva, anche localizzando altre funzioni compatibili (commerciale, direzionale, ecc.), e di escludere, pertanto, la residenza, in modo da circoscrivere le aree "produttive" del comune di Montevarchi.

23.1.3. Il tessuto produttivo generato dai piani per insediamenti produttivi è considerato zona territoriale omogenea "D" ai sensi del D.M.1444/1968.

23.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

23.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Industriale e Artigianale (Ia);

23.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Commerciale in grandi strutture di vendita (Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4c, Co4d)
  • * Residenziale (Re).

23.3. Tipi d'intervento sugli edifici:

23.3. Il tipo d'intervento caratterizzante il tessuto è la Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2).

23.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante il tessuto sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

23.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti. Per la realizzazione di questi interventi è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

23.3.4. I frazionamenti e gli accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, gli interventi Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) e di Nuova edificazione, finalizzati alla realizzazione di edifici Industriali e/o Artigianali (Ia), dovranno prevedere la realizzazione di una fascia alberata circostante il lotto, costituita da specie tipiche locali di alto fusto, che assuma il ruolo di schermo visivo.

23.4. Parametri urbanistici:

23.4.1. Per gli interventi sugli edifici esistenti e/o per la realizzazione delle opere pertinenziali sono ammessi aumenti della superficie utile lorda (Slu) fino ai seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che il parametro altezza massima (Hmax) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Rc = 60%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Hmax = 8 mt;
  • * Distanza dai confini= 8 mt. È ammessa la realizzazione di manufatti sul confine solo nel caso che siano adibiti a portineria. In questo caso è obbligatorio il mantenimento di tale uso.

Tali aumenti della superficie utile lorda (Slu) sono ammessi a condizione che siano realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale e che contribuiscano al riordino morfologico del tessuto.

23.4.2. Sugli edifici con tipo di intervento Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2), in alternativa agli incrementi di cui al co.23.4.1., sono ammessi interventi di Demolizione e ricostruzione - Sostituzione edilizia (Dr) a parità della superficie utile lorda virtuale (Sluv), nel rispetto delle destinazioni d'uso prevalenti ed escluse, e dei seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che i parametri numero di piani (Np) e altezza massima (Hmax) sono riferiti alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2:

  • * Rc = fino ad esaurimento della Slu virtuale, e comunque non superiore al 60%;
  • * Ipf = 25%;
  • * Hmax = 8 mt;
  • * Np = fino ad esaurimento della Sluv e comunque non superiore a 4 piani fuori terra;
  • * Distanze dai confini = 8 mt. È ammessa la realizzazione di manufatti sul confine solo nel caso che siano adibiti a portineria. In questo caso è obbligatorio il mantenimento di tale uso.

ed inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni:

  • * è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dal confine della strada
  • * i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

23.5. Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

23.5.1. Non è ammessa la realizzazione di opere pertinenziali così come definite dal Regolamento Edilizio.

23.5.2. È consentita la realizzazione di volumi tecnici come definiti dal Regolamento Edilizio.

23.5.3. È consentita la realizzazione di parcheggi sulla copertura dei fabbricati, a condizione che la rampa di accesso ed i posti auto siano adeguatamente schermati all'interno della cortina muraria dell'edificio.

23.5.4. È consentita la realizzazione di manufatti finalizzati all'utilizzazione di energie rinnovabili.

N.B.:La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.24 i nuclei isolati residenziali del territorio aperto derivanti dalla dismissione di ex edifici scolastici (NIR)

24.1. Descrizione:

24.1.1. Sono i nuclei isolati residenziali, collocati in area agricola, derivanti dalla dismissione degli ex edifici scolastici di Caposelvi (NIR 1) e di La Selva (NIR 2).

24.1.2. L'obiettivo del Regolamento Urbanistico è quello di consentire la trasformazione dei due edifici ex scolastici. Successivamente all'intervento di ampliamento e di trasformazione l'edificio di Caposelvi sarà inserito nell'area agricola (A3) "le aree agricole, di pertinenza del sistema degli insediamenti, di valore ambientale e paesistico" di cui all'art.28 del presente Regolamento, mentre l'edificio di La Selva sarà inserito nell'area agricola (A5) "le aree agricole primarie" di cui all'art.30 del presente Regolamento.

24.1.3. I nuclei isolati residenziali del territorio aperto sono considerati zona territoriale omogenea "B" ai sensi del D.M.1444/1968.

24.2. Destinazione d'uso prevalente e destinazioni d'uso escluse:

24.2.1. La destinazione d'uso prevalente è quella Residenziale (Re).

24.2.2. Le destinazioni d'uso escluse sono:

  • * Commerciale in medie e grandi strutture di vendita (Co2 e Co3) di cui all'art.14 "norme specifiche sulle destinazioni d'uso e relativo fabbisogno di parcheggi" del presente Regolamento, anche nelle forme aggregate (Co4a, Co4b, Co4c, Co4d)
  • * Commerciale all'ingrosso (Ci)
  • * Industriale e Artigianale (Ia) definite di prima classe dall'art.216 del R.D.n.1265/1934, ed espressamente elencate nel decreto ministeriale del 05.09.1994, fermo restando quanto disposto al quinto comma dello stesso articolo;

24.3. Tipi d'intervento sugli edifici:

24.3.1. Il tipo d'intervento caratterizzante i nuclei isolati residenziali è la Ristrutturazione edilizia di tipo 2 (Re2).

24.3.2. Gli edifici sui quali sono consentiti tipi d'intervento diversi da quello caratterizzante i nuclei isolati residenziali sono espressamente individuati nelle tavole "la disciplina del suolo".

24.3.3. Sono ammessi frazionamenti e accorpamenti delle unità immobiliari esistenti, purché siano compatibili con la tipologia edilizia e non riducano le parti a comune degli edifici. Per quest'ultimo intervento è richiesto il rispetto dei parametri per parcheggi privati di cui alla L.122/89.

24.4. Parametri urbanistici:

24.4.1. Per gli interventi sugli edifici esistenti e/o per la realizzazione delle opere pertinenziali sono validi i seguenti parametri urbanistici, con la precisazione che il parametro numero di piani (Np) è riferito alle destinazioni d'uso descritte al co.17.3.2.2.

NIR 1 (ex scuola di Caposelvi):

  • * Recupero della Sluv esistente 150 mq. di Slu aggiuntiva;
  • * Rc = 70%;
  • * Np = fino a 2 fuori terra;
  • * Ipf = 25%.
  • * fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.
  • * fattibilità idraulica: Tale area non è stata analizzata nello specifico nel quadro conoscitivo del Piano Strutturale e pertanto, in sede di Regolamento Urbanistico ne è stata attribuita la fattibilità sulla base della prossimità al torrente Caposelvi e dell'indicazione data dall'Autorità di Bacino del Fiume Arno (Livello di sintesi - scala 1:25.000) che classifica l'area in P.I.2 (corrispondente ad esondazioni per Tr=200 anni). Si prescrive in fase di redazione dei progetti di eseguire uno specifico studio idrologico-idraulico sul torrente Caposelvi al fine di determinare con maggior dettaglio la condizione di rischio idraulico dell'area e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari secondo le norme vigenti in materia di rischio idraulico, per l'eventuale messa in sicurezza idraulica per eventi con ricorrenza duecentennale. Tale studio ed eventuali progetti dovranno essere sottoposti al parere degli enti competenti. Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.
  • * fattibilità sismica: Non definita.

NIR 2 (ex scuola di La Selva)*:

* L'estratto cartografico della fattibilità dell'intervento è riportato all'interno della relazione geologica.

  • * Recupero della Sluv esistente 360 mq. di Slu aggiuntiva;
  • * Rc = 70%;
  • * Np = fino a 2 fuori terra;
  • * Ipf = 25%.

* fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

* fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

* fattibilità sismica: Non definita.

ed inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni:

  • * i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale
  • * i nuovi edifici e le nuove pertinenze dovranno essere realizzati tenendo conto del contesto paesaggistico in cui sono inseriti.

24.5. Opere pertinenziali ammesse e opere pertinenziali escluse:

24.5.1. Sono ammesse le opere pertinenziali così come definite dal Regolamento Edilizio, nel rispetto dei parametri urbanistici di cui al precedente comma 24.4.1.

24.5.2. I manufatti adibiti a funzioni accessorie possono essere realizzati anche sul confine di proprietà ad esclusione del confine su spazi e percorsi pubblici.

24.5.3. È comunque esclusa la realizzazione delle autorimesse interrate o seminterrate.

N.B.:La disciplina del presente articolo si integra con quanto disposto da "le condizioni generali sugli interventi del territorio urbanizzato" di cui all'art.17 del presente Regolamento.

Art.24bis i lotti liberi di completamento del territorio urbanizzato (LL)

24bis.1. Le porzioni di territorio alle quali il Regolamento Urbanistico assegna un ruolo di completamento e ricucitura del territorio urbanizzato sono specificatamente individuate quali "lotti liberi di completamento"(LL). A tali lotti liberi si applicano i parametri urbanistici e le disposizioni di seguito riportate oltre a quanto disciplinato nei tessuti di riferimento.

U.T.O.E. MONTEVARCHI

co.24bis.1.4 lotto libero "VIA SUGHERELLA" (LL_B4)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.146

2. superficie fondiaria (Sf): mq 1.146

3. superficie utile lorda (Slu): mq 115 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.24bis.1.5 lotto libero "VIA CHIANTIGIANA 2" (LL_B12)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.223

2. superficie fondiaria (Sf): mq 862

3. superficie utile lorda (Slu): mq 122 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 361

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

14. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.24bis.1.11 lotto libero "VIA DI POGGIORNELLI" (LL_B26)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 860

2. superficie fondiaria (Sf): mq 860

3. superficie utile lorda (Slu): mq 86 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

14. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica in presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.24bis.1.12 lotto libero "VIA SAN LORENZO" (LL_B30)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.400

2. superficie fondiaria (Sf): mq 1.400

3. superficie utile lorda (Slu): mq 140 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.24bis.1.12bis lotto libero "VIA DEL GELSOMINO" (LL_B31)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 430

2. superficie fondiaria (Sf): mq 430

3. superficie utile lorda (Slu): mq 43 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.24bis.1.12ter lotto libero "VIA EINAUDI" (LL_B32)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.000

2. superficie fondiaria (Sf): mq 1.000

3. superficie utile lorda (Slu): mq 100 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è consentito l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Prescrizione per le esondazioni dovute al rigurgito dell'Arno: la quota di imposta dei piani terra delle nuove edificazioni in classe FI4 andrà posta a quota minima pari a 140.81 (livello Arno corrispondente a un evento con Tr=200 anni e Tp=18 ore) 0.7=141.51 m s.l.m. Tutto il volume sottratto all'esondazione andrà recuperato nel comparto, effettuando uno scavo con morfologia delle scarpate dolce, che non interferisca con i livelli di falda. Il calcolo del recupero dei volumi sottratti all'esondazione dovrà essere approvato, ove previsto dalla normativa vigente, dagli enti competenti.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.24bis.1.12quater lotto libero "IL GIGLIO" (LL_B33)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.029

2. superficie fondiaria (Sf): mq 742

3. superficie utile lorda (Slu): mq 103 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 287

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

10. indirizzi di progetto: è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo

13. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro del Giglio * (CE-GI1 - CE-GI2 - CE-GI3). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo delle casse stesse.. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3. viene richiesta anche l'approvazione da parte dell'Autorità di bacino dei progetti di sistemazione idraulica (art. 6 delle NTA del PAI). I progetti di sistemazione idraulica dovranno essere sottoposti all'approvazione degli enti competenti. Dopo il collaudo delle opere di mitigazione del rischio idraulico in sede di attuazione si dovrà aggiornare lo studio idraulico per la verifica e l'eventuale modifica dei vincoli derivanti dalle pericolosità del Piano Stralcio Assetti Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno e della fascia di esondazione per tempi di ritorno inferiori ai 20 anni. Tale studio dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

* casse di espansione sul borro del Giglio (CE-GI1 - CE-GI2 - CE-GI3)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: La cassa di espansione in derivazione è costituita da due settori. Il settore di monte Cassa Par_monte ha una superficie di circa 40000 mq, quota di fondo variabile tra i 150.40 e i 150.20 m s.l.m. ed è alimentato attraverso uno sfioratore laterale in sinistra idraulica del borro del Giglio. Tale sfioratore in prima analisi è stato dimensionato attraverso una soglia sfiorante della lunghezza di circa 40 m e a quota di sfioro 153.50 m s.l.m. Il massimo invaso nelle simulazioni di progetto è previsto ad una quota di circa 152.70 m s.l.m. con una volumetria massima invasabile di circa 110.000 mc. Le arginature sono poste a quota 154 m s.l.m. Tra i due settori si prevede un collegamento idraulico costituito da 4 culvert diametro 600 mm. Il settore di valle Cassa Par_valle ha un'estensione pari a 20000 mq ca, quota di fondo variabile tra i 148.20 e i 148.00 m s.l.m. ed è alimentato dal settore di monte attraverso la batteria di culvert. Il massimo invaso nelle simulazioni di progetto è previsto ad una quota di circa 150.60 m s.l.m. con una volumetria massima invasabile di circa 50.500 mc. Le arginature sono poste a quota 151.70 m s.l.m. Con tale morfologia il sistema di casse in loc. Il Paradiso è in grado di laminare la portata per un evento con Tr=200 anni da 106 mc/s a 88 mc/s, permettendo di mettere in sicurezza idraulica tutto il tratto di valle. La maggior parte del materiale per realizzare le arginature verrà reperito all'interno delle casse di espansione: infatti per raggiungere la volumetria necessaria saranno necessari scavi di sbancamento.

Aspetti sismici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area Per la porzione di cassa di espansione in loc. Casa Bacco (CE-GI1), la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12) e in presenza di faglie e/o contatti tettonici (13), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente e la presenza di strutture tettoniche anche sepolte.

co.24bis.1.12quinques lotto libero "VIA DEL MOCARINI" (LL_B34)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 897

2. superficie fondiaria (Sf): mq 673

3. superficie utile lorda (Slu): mq 90 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 224

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

U.T.O.E. LEVANE

co.24bis.1.14 lotto libero "EX MATTATOIO LEVANE" (LL_B28)

U.T.O.E. - LEVANE

1. superficie territoriale (St): mq 1.592

2. superficie fondiaria (Sf): mq 958

3. superficie utile lorda (Slu): mq 159 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 634

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

U.T.O.E. LEVANELLA

co.24bis.1.17 lotto libero "PUCCIANO 1" (LL_B8)

U.T.O.E. - LEVANELLA

1. superficie territoriale (St): mq 1.294

2. superficie fondiaria (Sf): mq 580

3. superficie utile lorda (Slu): mq 129 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 714

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione della cassa di espansione sul borro di Valdilago. In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.24bis.1.21 lotto libero "VIA PADULETTE 3" (LL_B22)

U.T.O.E. - LEVANELLA

1. superficie territoriale (St): mq 540

2. superficie fondiaria (Sf): mq 540

3. superficie utile lorda (Slu): mq 54 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.24bis.1.22 lotto libero "VIA DELLA LAMA" (LL_B25)

U.T.O.E. - LEVANELLA

1. superficie territoriale (St): mq 1.435

2. superficie fondiaria (Sf): mq 766

3. superficie utile lorda (Slu): mq 144 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 669

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

U.T.O.E. MONCIONI

co.24bis.1.24 lotto libero "BELVEDERE 1" (LL_B23)

U.T.O.E. - MONCIONI

1. superficie territoriale (St): mq 990

2. superficie fondiaria (Sf): mq 990

3. superficie utile lorda (Slu): mq 99 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

14. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica in presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.24bis.1.25 lotto libero "BELVEDERE 2" (LL_B24)

U.T.O.E. - MONCIONI

1. superficie territoriale (St): mq 1.064

2. superficie fondiaria (Sf): mq 1.064

3. superficie utile lorda (Slu): mq 106 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: -

12. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

14. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica in presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

U.T.O.E. VENTENA

co.24bis.1.26 lotto libero "EX SCUOLA VENTENA" (LL_B35)

U.T.O.E. - VENTENA

1. superficie territoriale (St): mq 546

2. superficie fondiaria (Sf): mq 546

3. superficie utile lorda (Slu): mq 55 35*- [it: mq/mq 0,10]

4. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

4.1. verde pubblico: mq -

4.2. piazza pavimentata: mq -

5. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

6. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

6.1. strada: mq -

6.2. verde di arredo stradale: mq -

7. numero di piani (Np): nº fino a 3

8. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.20.2.2. e co.21.2.2. del presente regolamento.

9. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto

10. indirizzi di progetto: è prescritto l'allineamento del fronte strada con gli edifici adiacenti, anche in deroga alla distanza dalla strada; è consentita l'edificazione in aderenza agli edifici esistenti (qualora l'area d'intervento sia caratterizzata da un edificato che presenta questa caratteristica); i nuovi edifici dovranno essere realizzati secondo quanto disposto dal "Regolamento per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in edilizia" approvato con atto separato dall'Amministrazione comunale.

11. note: * L'incremento della Slu deriva dall'acquisizione della capacità edificatoria assegnata alla AT_S8 "PALAZZO DEL PODESTA" attraverso asta pubblica indetta dal Comune di Montevarchi in data 14.06.2011 (vedi P.D.n.996 del 23.06.2011 del Settore Gestione del Territorio e del Patrimonio). Tale capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi.

12. fattibilità geomorfologica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

13. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

14. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:14