Norme tecniche di attuazione del Piano Operativo
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Art. 94 Interventi di miglioramento ambientale e paesaggistico
1. Gli interventi di miglioramento ambientale e paesaggistico previsti nella per la realizzazione di annessi e manufatti nel territorio rurale sono parte integrante del Programma Aziendale o del progetto e subordinati alla sottoscrizione di specifici impegni. Tali interventi sono finalizzati ad assicurare il mantenimento di una elevata qualità ambientale e paesaggistica del fondo a cui sono collegati. Sulla base delle diverse caratteristiche, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le azioni riportate nei successivi commi, mentre per l'intero territorio comunale sono considerati interventi di miglioramento ambientale e paesaggistico prioritari, da attuare nei P.A.P.M.A.A. e a corredo di nuovi annessi e i manufatti a servizio dell'agricoltura disciplinati al presente Capo:
- - il recupero dei paesaggi rurali e pastorali storici interessati da fenomeni di rinaturalizzazione;
- - il recupero e il miglioramento delle sistemazioni idraulico agrarie e idraulico forestali;
- - il ripristino della viabilità poderale storica e delle opere di corredo;
- - la realizzazione e l'integrazione di fasce arboreo arbustive lungo la rete scolante, la viabilità poderale e il bordo dei campi;
- - la realizzazione di laghetti collinari e fontoni per l'accumulo della risorsa idrica con tecniche di ingegneria naturalistica e la ristrutturazione delle opere di derivazione e di distribuzione della risorsa idrica;
- - l'uso di energia da fonti rinnovabili;
- - la rimozione di elementi di degrado, coperture in amianto, uso improprio di aree agricole, ecc;
- - la realizzazione di opere di difesa idrogeologica, opere per contrastare gli incendi boschivi e altri fattori di rischio;
- - il mantenimento della sentieristica di interesse pubblico e delle piante arboree di corredo e di interesse paesaggistico.
2. Nell'ambito R1, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - mantenere o recuperare la coltivazione dei castagneti da frutto;
- - tutelare e ripristinare i tessuti agrari a maglia fitta dell'olivo e del promiscuo;
- - contrastare i fenomeni di rinaturalizzazione e abbandono contenendo l'espansione delle neoformazioni forestali sui terreni scarsamente mantenuti;
- - prevedere interventi di diradamento dei boschi di conifere a densità colma;
- - prevedere interventi selvicolturali finalizzati a migliorare la qualità degli ecosistemi forestali e dei loro livelli di maturità e complessità strutturale;
- - limitare e controllare la diffusione di specie aliene o di specie invasive nelle comunità vegetali forestali;
- - mettere in atto efficaci misure di protezione dei suoli per contrastare l'erosione e migliorare la stabilità dei versanti, con una progettazione adeguata delle sistemazioni idraulico agrarie;
- - mantenere la viabilità forestale.
3. Nell'ambito R2, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - assicurare il mantenimento di un elevato livello di qualità delle relazioni percettive tra insediamenti antichi e contesto paesaggistico;
- - favorire le colture arboree, in particolare di olivo;
- - tutelare la tessitura agraria a maglia fitta dell'olivo e del promiscuo, i terrazzamenti e le sistemazioni idraulico agrarie tradizionali tramite la manutenzione ed il ripristino mettendo in atto efficaci misure di protezione dei suoli per contrastare l'erosione e migliorare la stabilità dei versanti, con una progettazione adeguata;
- - mantenere la coltivazione dei castagneti da frutto;
4. Nell'ambito R3, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - negli interventi di miglioramento fondiario progettare sistemazioni idraulico agrarie di efficienza pari o superiore rispetto a quelle esistenti contrastando l'erosione anche tramite la realizzazione di sistemi terrazzati;
- - introdurre alberi isolati o a gruppi nei punti nodali della maglia agraria;
- - tutelare gli elementi dell'infrastruttura rurale storica ancora presenti e del relativo equipaggiamento vegetazionale (sistemazioni idraulico-agrarie, viabilità poderale e interpoderale e relativo corredo vegetazionale);
- - nella progettazione di cantine e altre infrastrutture e manufatti di servizio alla produzione agricola, perseguire la migliore integrazione paesaggistica valutando la compatibilità con la morfologia dei luoghi e con gli assetti idrogeologici ed evitando soluzioni progettuali che interferiscano visivamente con gli elementi del sistema insediativo storico, anche ricorrendo, ove possibile, all'impiego di edilizia eco-compatibile.
5. Nell'ambito R4, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - tutelare gli elementi dell'infrastruttura rurale storica ancora presenti e del relativo equipaggiamento vegetazionale (sistemazioni idraulico-agrarie, viabilità poderale e interpoderale e relativo corredo vegetazionale);
- - mantenere o recuperare la qualità ecologica del verde e delle fasce di contatto con gli insediamenti ;
- - nelle aree interessate da maggiore frazionamento della proprietà e in prossimità dei centri abitati ripristinare un disegno organico dei campi introducendo siepi campestri e filari plurispecifici con specie autoctone;
6. Nell'ambito R5, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - favorire la presenza negli impluvi di elementi di vegetazione riparia in continuità con le aree di fondovalle;
- - reintrodurre elementi di connessione come siepi, filari arboreo e arbustivi, alberi isolati e altri elementi di corredo lungo la rete scolante e la viabilità poderale disposti in modo da contrastare l'erosione e dare continuità alla rete ecologica;
- - mantenere e recuperare le sistemazioni idraulico-agrarie di pianura e dei contesti fluviali (scoline, fossi, drenaggi) e nelle nuove riorganizzazioni del tessuto dei coltivi mantenere una trama colturale media coerente con il contesto ed efficiente sul piano della funzionalità idraulica;
7. Nell'ambito R6, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - mantenere o implementare la rete ecologica e prati da sfalcio;
- - favorire un'agricoltura a basso impatto
8. Nell'ambito R7, in particolare, sono da considerare coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica ed ambientale del piano le seguenti azioni:
- - mantenere o implementare la rete ecologica e i prati da sfalcio;
- - realizzare fontoni e piccole aree umide di interesse naturalistico;
- - adottare il metodo di produzione biologico.
9. Nel rispetto delle esigenze dei processi produttivi agricoli nonché delle attività e delle funzioni integrative compatibili, gli interventi edilizi e di riordino fondiario devono privilegiare la manutenzione, la conservazione, la riqualificazione dell'assetto territoriale e paesaggistico con gli interventi di miglioramento ambientale sopra indicati, evitando ulteriori effetti di "frangia urbana" e mitigando quelli già esistenti.
10. In caso di comprovate necessità di impermeabilizzazione dei suoli, dovranno essere previste opere di raccolta delle acque meteoriche con successiva cessione alla falda, previo filtraggio o convogliamento verso i principali fossi di raccolta.
11. Negli interventi di sistemazione ambientale potrà essere perseguito il miglioramento delle capacità autodepurative dei corsi d'acqua superficiali, con interventi di manutenzione o ricostituzione delle caratteristiche di naturalità dell'alveo fluviale, degli ecosistemi e delle fasce verdi riparali. Fatti salvi gli interventi di messa in sicurezza idraulica con rimodellazione dell'alveo è vietata l'estirpazione della vegetazione riparia mentre ne è consentito il taglio di ceduazione.
12. Eventuali aree degradate, ove siano riconoscibili fenomeni di erosione o dissesto, potranno essere recuperate privilegiando il ripristino di vecchie sistemazioni colturali o adottando tecniche di ingegneria naturalistica.