Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

co.60.1.18 area di trasformazione "LEVANELLA CIMITERO" (AT_R18)

L'area di trasformazione dovrà concorrere alla realizzazione della cassa d'espansione, in misura pari a a 8,844%, secondo quanto disciplinato nella Convenzione Rep. n.51907, Racc.n. 23625 del 20.01.2009 Rogito Notaio Roberto Pisapia - "Realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e della cassa di espansione, ai fini della edificazione dell'area di trasformazione AT_R19 "Levanella" sub. comparto "A".

U.T.O.E. - LEVANELLA

1. superficie territoriale (St): mq 13.872*

2. superficie fondiaria (Sf): mq 4.091

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.691 (comparto edificatorio = mq 1.387 atto permuta** = mq 304) - [it: mq/mq 0,10 atto permuta]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 3.243

5.2. piazza pavimentata: mq 700

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 1.158

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 2.265

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 5

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano verso la ferrovia. Cessione dell'area individuata con specifica retinatura per la realizzazione del nuovo edificio scolastico di Levanella. Realizzazione di un ampio spazio per parcheggi pubblici nella parte centrale dell'area.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 2.414 mq corrispondente all'area in cessione per realizzazione del nuovo edificio scolastico di Levanella. **Il valore di 304 mq di slu deriva da quanto riportato nell'atto di permuta stipulato in data 01.08.2012 (Rep.Not.N.57620 N.27918 di Racc.).

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. Realizzazione di un tratto della nuova dorsale di adduzione dell'acquedotto che dal potabilizzatore posto in località le Case Romole si sviluppa fino al confine con il Comune di Bucine. Per lo smaltimento delle acque meteoriche è necessaria la sistemazione funzionale dell'opera di attraversamento della SR69 in prossimità di via I Maggio. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione della cassa di espansione sul borro di Valdilago. In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Prescrizione relativa alla fascia interessata da esondazione per Tr=20 anni: la realizzazione di interventi in tale area è vincolata alla realizzazione e al collaudo della cassa di espansione sul borro di Valdilago. Dopo il collaudo delle opere di mitigazione del rischio idraulico in sede di attuazione si dovrà aggiornare lo studio idraulico per la verifica e l'eventuale modifica dei vincoli derivanti dalle pericolosità del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno e della fascia di esondazione per tempi di ritorno inferiori ai 20 anni. Tale studio dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti. Pertanto lo schema riportato nella tavola P8 è da ritenersi valido solo dopo il collaudo della cassa sopraccitata. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3 e PAI P.I.4. viene richiesta anche l'approvazione da parte dell'Autorità di bacino dei progetti di sistemazione idraulica in riferimento agli art.6 e 7 delle NTA del P.A.I. Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:14