Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

co.62.1.1 area di trasformazione "LA GINESTRA" (AT_S1)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 10.482

2. superficie utile lorda (Slu): mq 400*

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è il restauro del complesso architettonico della Ginestra riqualificando, attraverso la realizzazione di attrezzature pubbliche, un luogo di notevole interesse storico per la città.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. La capacità edificatoria assegnata dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

6. fattibilità geomorfologica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

7. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico.

8. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12) e in presenza di faglie e/o contatti tettonici (13), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente e la presenza di strutture tettoniche anche sepolte.

co.62.1.2 area di trasformazione "BIBLIOTECA COMUNALE" (AT_S2)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.648

2. superficie utile lorda (Slu): mq 420* sluv esistente

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è la riqualificazione di un'area limitrofa al centro storico. L'intervento dovrà prevedere la realizzazione di un "urban center" e di un edificio adibito ad archivio centrale.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. La capacità edificatoria assegnata, e quella derivante dalla demolizione degli edifici esistenti, dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

7. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

8. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.3 area di trasformazione "PALAZZO DEL PODESTÀ" (AT_S8)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 439

2. superficie utile lorda (Slu): mq 317*

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è il restauro dell'edificio, che costituisce un elemento identificativo della comunità, nonchè la realizzazione di tutti gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. La capacità edificatoria assegnata dovrà essere utilizzata nelle schede norma individute con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

7. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

8. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.4 area di trasformazione "MAGAZZINO COMUNALE VIA VOLTA" (AT_S10)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.359

2. superficie utile lorda (Slu): mq 700* sluv esistente

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è il trasferimento dell'attività esistente in modo da realizzare un collegamento tra via Marconi e via Volta e incrementare le aree per parcheggi.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. La capacità edificatoria assegnata, e quella derivante dalla demolizione degli edifici esistenti, dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

7. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.

8. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.5 area di trasformazione "CARNEVALE DI MONTEVARCHI" (AT_S14)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 604

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è la realizzazione di un area per servizi di interesse comune da destinare esclusivamente ad attrezzature per il ricovero e la realizzazione dei carri del carnevale di Montevarchi.

4. note: -

5. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

6. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

7. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.6 area di trasformazione "EX LICEO" (AT_S15)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.463

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è il trasferimento del Istituto Professionale "R. Magiotti" in altra sede più consona agli attuali standard scolastici. Tale obiettivo potrà essere raggiunto anche attraverso la demolizione dell'attuale edificio scolastico e la ricostruzione di un edificio a destinazione residenziale con una capacità edificatoria massima di 1.200 mq. Ai fini del reperimento degli standard relativi al nuovo edificio si dovrà tener conto di quanto disciplinato dell'art.13 "norme specifiche sulle opere di urbanizzazione" del presente Regolamento.

4. note: - 4bis. note aggiuntive: In sede di procedura di evidenza pubblica per la cessione dell'immobile dovranno essere privilegiate le offerte che propongono soluzioni in cui la ricostruzione sia realizzata sfruttando una minore quantità di capacità edificatoria, trasferendo la restante parte nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

5. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

6. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

7. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.8 area di trasformazione "PISCINA COMUNALE" (AT_S17)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 20.117

2. superficie utile lorda (Slu): mq 500*

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello di dotare la piscina di servizi accessori di supporto alla attività sportiva. A tal fine è consentita la realizzazione di manufatti fino ad un massimo di 500* mq di slu da destinare ad attività commerciali, direzionali, turistico-ricettive.

5. note: *La capacità edificatoria è parte nel dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. 5bis. note aggiuntive: In sede di procedura di evidenza pubblica per la cessione dell'immobile dovrà essere prevista, tra l'altro, una prescrizione in cui si precluda l'ingresso alla struttura sportiva dalla strada di progetto che si sviluppa lungo l'Arno.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

7. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.

8. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.9 area di trasformazione "VILLAGGIO ATER" (AT_S18)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 3.395

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello della demolizione degli edifici esistenti e del trasferimento della capacità edificatoria derivante dalla demolizione nelle schede norma individuate dal presente Regolamento dove è consentito l'incremento della capacità edificatoria così come disciplinato all'art.59 del presente Regolamento. La capacità edificatoria trasferibile è quella rilevabile negli elaborati di progetto allegati all'Autorizzazione edilizia n.2244 del 16.02.1957.

4. note: -

5. fattibilità geomorfologica: L'intervento è subordinato alla preliminare messa in sicurezza del versante in loc. Ginestra che presenta forme di dissesto dovute a fenomeni franosi come da progetto preliminare approvato con Del. G.C. n.173 del 29.07.2010. Si prescrive, per la fase di progettazione esecutiva della messa in sicurezza del versante, una campagna di indagini geognostiche finalizzata alla determinazione dei parametri di resistenza al taglio (residui ed efficaci) da utilizzare per le verifiche di stabilità, utilizzando le stesse coordinate geografiche per la determinazione dell'azione sismica tra progetto e relazione geologica. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.F.4 sono consentiti tutti gli interventi previsti dall'art.10 delle NTA del P.A.I.

6. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

7. fattibilità sismica: L'intervento è subordinato alla preliminare messa in sicurezza del versante in loc. Ginestra che presenta forme di dissesto dovute a fenomeni franosi come da progetto preliminare approvato con Del. G.C. n.173 del 29.07.2010. Si prescrive, per la fase di progettazione esecutiva della messa in sicurezza del versante, una campagna di indagini geognostiche finalizzata alla determinazione dei parametri di resistenza al taglio (residui ed efficaci) da utilizzare per le verifiche di stabilità, utilizzando le stesse coordinate geografiche per la determinazione dell'azione sismica tra progetto e relazione geologica.

co.62.1.10 area di trasformazione "NUOVA AUTOSTAZIONE" (AT_S19)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 21.647

2. superficie utile lorda (Slu): mq 161* sluv esistente

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello di realizzare un polo intermodale a supporto della mobiltà con la realizzazione della nuova autostazione per lo scambio ferro-gomma. È prevista la realizzazione di nuovi parcheggi su via della Sugherella ed il potenziamento di quello esistente posto nei pressi del sottopasso ferroviario.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. L'area cui è stata assegnata capacità edificatoria è: il parcheggio di progetto posto ad ovest del cimitero (St mq 5.370 = Slu mq 161). La capacità edificatoria assegnata, e quella derivante dalla demolizione degli edifici esistenti, dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento. Il parcheggio di progetto posto ad est del cimitero (St mq 4.219) e la porzione di edificio identificato catastalmente con foglio 10 particella 106 dovranno essere sottoposti a vincolo espropriativo.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.F.3 sono consentiti tutti gli interventi previsti dall'art.11 delle NTA del P.A.I.

7. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. Prescrizione relativa alle esondazioni dovute al borro del Giglio: la quota di sicurezza nelle aree in classe FI4 avrà almeno un valore pari a 148.85 (livello Giglio corrispondente a un evento con Tr=200 anni e Tpcritico) 0.7=149.55 m s.l.m. Tutto il volume sottratto all'esondazione andrà recuperato nel comparto, effettuando uno scavo con morfologia delle scarpate >3:2, che non interferisca con i livelli di falda. Il progetto di recupero di tali volumi dovrà essere approvato, ove previsto dalla normativa vigente, dagli enti competenti.

8. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.62.1.11 area di trasformazione "NUOVO PLESSO SCOLASTICO STELLO" (AT_S20)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 18.154

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello di creare un nuovo polo scolastico per l'unificazione degli istituti di istruzione superiore.

4. note: Il nuovo polo scolastico non dovrà interferire con il vincolo cimiteriale.

5. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

6. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. Prescrizione relativa alle esondazioni dovute al borro del Giglio: la quota di sicurezza nell'area in classe FI4 avrà almeno un valore pari a 146.06 (livello corrispondente a un evento con Tr=200 anni e Tpcritico) 0.7=146.76 m s.l.m. Tutto il volume sottratto all'esondazione andrà recuperato nel comparto, effettuando uno scavo con morfologia delle scarpate >3:2, che non interferisca con i livelli di falda. Il progetto di recupero di tali volumi dovrà essere approvato, ove previsto dalla normativa vigente, dagli enti competenti.

7. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.62.1.12 area di trasformazione "EX PASTIFICIO" (AT_S22)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 15.384

2. modalità di attuazione: piano attuativo

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo è quello di realizzare un polo per servizi da destinare ad attrezzature di interesse pubblico. Tale obiettivo potrà essere raggiunto mediante la certificazione in termini di crediti edilizi della capacità edificatoria derivante dal volume degli edifici presenti nell'area e dall'"Ex Pastificio" al fine del loro trasferimento all'Amministrazione comunale. La capacità edificatoria come sopra determintata dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

4. note: La presente scheda norma potrà essere attuata anche tramite scheda norma AR. Tale possibilità sarà consentita solo nel caso in cui il piano attuativo preveda, tra l'altro, il recupero architettonico dell'ex complesso industriale e un'apprezzabile dotazione di attrezzature di interesse pubblico tale da contenere servizi di interesse sovracomunale quali ad esempio il Commissariato di P.S., laboratori di restauro, depositi per i Musei presenti nelle immediate vicinanze del centro storico, ecc.

5. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

6. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

7. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.13 area di trasformazione "SFERISTERIO" (AT_S24)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 779

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello realizzare uno spazio polivalente di sostegno alle attività all'aperto. È previsto il recupero delle mura medievali, la realizzazione di una passerella pedonale sul Borro della Dogana e la sistemazione dell'attuale via Trento - via Mochi con la localizzazione di parcheggi in linea.

4. note: -

5. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

6. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro della Dogana * (CE-CA1 - CE-SA1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. È stata verificata, ai sensi dell'art. 36 del P.I.T. della Regione Toscana, l'ammissibilità dell'intervento in ambito A1 del borro della Dogana in quanto si soddisfano le seguenti condizioni: l'intervento non è diversamente localizzabile; per la verifica delle interferenze con la regimazione idraulica, l'ampliamento e la manutenzione del corso d'acqua, nonché dell'ottemperanza delle disposizioni di cui all'articolo 96 del regio decreto 523/1904, il progetto dell'intervento dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti; le opere previste poiché sono localizzate in area interessata, anche se marginalmente, da esondazioni con Tr=200 anni e possono quindi costituire ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione, sono condizionate al collaudo del sistema di casse di espansione sul borro della Dogana

7. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

* casse di espansione sul Borro della Dogana (CE-CA1 - CE-SA1)

Aspetti geomorfologici: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Gli interventi sul torrente Dogana comprendono la realizzazione di due casse di espansione, denominate Scrafana (sul borro della Vigna, affluente del borro della Sabina) e Pestello (alla confluenza tra il borro del Caspri e il borro della Sabina). Cassa Scrafana: tale cassa in linea suscettibile dei necessari approfondimenti nelle future fasi di progettazione che ne dovranno attestare anche la fattibilità in senso geologico-geotecnico, dovrà contenere un volume massimo d'invaso pari a circa 260 000 mc e sarà dotata di uno sbarramento in materiali sciolti, con quota di fondazione posta a 170.0 m slm e coronamento a quota 184.9 m slm. Lo scarico di fondo, munito di idonei dispositivi di grigliatura grossolana a monte, dovrà avere una luce libera a sezione quadrata di lato 80 cm. Ovviamente dovrà essere previsto anche uno scarico di superficie dimensionato almeno per piene cinquecentennali. Cassa Pestello: è localizzata alla confluenza tra il borro della Sabina e il borro del Caspri. L'estensione stimata della cassa è di circa 30000 mq. Il livello massimo in cassa è stabilito in 151.80 m s.l.m. con arginature poste a 150.80 m s.l.m. Si prevede anche la demolizione del ponte esistente in corrispondenza della sezione 150.50 (Borro Caspri), e la realizzazione di un nuovo ponte a quote di sicurezza in corrispondenza della sezione 149.25 (Borro Caspri). Nell'ambito di tale progetto saranno risagomate le sezioni idrauliche del borro del Caspri dalla 153 fino alla confluenza con il borro della Sabina, attraverso una sezione tipo larga 9 con sponde 3:2. Le sezioni in corrispondenza della soglia sfiorante sono larghe 10 m con pendenza delle sponde 1:1 e protezione in scogliera in dx e in sx; lo sfioratore è rappresentato dalla R.S. 149.55 ed ha le seguenti caratteristiche: lunghezza 40 m, quota di sfioro 150.4 m s.l.m. È stato inserito uno scarico di fondo della cassa di dimensioni BxH=2x1.2 m dotato anche di scarico di troppo pieno a quota 151.40. m s.l.m.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.14 area di trasformazione "PIAZZA DELLA GORA" (AT_S26)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 4.815

2. superficie utile lorda (Slu): mq 300* sluv esistente

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale nel contesto urbano del centro storico con la realizzazione di un ampio parcheggio multipiano con accessi da piazza XX settembre a viale Diaz. È previsto il recupero del tracciato del canale Battagli e dei manufatti relativi ai vecchi lavatoi, nonché il ripristino del percorso pedonale di accesso da via Trento.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. La capacità edificatoria è assegnata al fg.11 p.lla 496. La capacità edificatoria assegnata, e quella derivante dalla demolizione degli edifici esistenti, dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

7. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro della Dogana * (CE-CA1 - CE-SA1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa.

8. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

* casse di espansione sul Borro della Dogana (CE-CA1 - CE-SA1)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Gli interventi sul torrente Dogana comprendono la realizzazione di due casse di espansione, denominate Scrafana (sul borro della Vigna, affluente del borro della Sabina) e Pestello (alla confluenza tra il borro del Caspri e il borro della Sabina). Cassa Scrafana: tale cassa in linea suscettibile dei necessari approfondimenti nelle future fasi di progettazione che ne dovranno attestare anche la fattibilità in senso geologico-geotecnico, dovrà contenere un volume massimo d'invaso pari a circa 260 000 mc e sarà dotata di uno sbarramento in materiali sciolti, con quota di fondazione posta a 170.0 m slm e coronamento a quota 184.9 m slm. Lo scarico di fondo, munito di idonei dispositivi di grigliatura grossolana a monte, dovrà avere una luce libera a sezione quadrata di lato 80 cm. Ovviamente dovrà essere previsto anche uno scarico di superficie dimensionato almeno per piene cinquecentennali. Cassa Pestello: è localizzata alla confluenza tra il borro della Sabina e il borro del Caspri. L'estensione stimata della cassa è di circa 30000 mq. Il livello massimo in cassa è stabilito in 151.80 m s.l.m. con arginature poste a 150.80 m s.l.m. Si prevede anche la demolizione del ponte esistente in corrispondenza della sezione 150.50 (Borro Caspri), e la realizzazione di un nuovo ponte a quote di sicurezza in corrispondenza della sezione 149.25 (Borro Caspri). Nell'ambito di tale progetto saranno risagomate le sezioni idrauliche del borro del Caspri dalla 153 fino alla confluenza con il borro della Sabina, attraverso una sezione tipo larga 9 con sponde 3:2. Le sezioni in corrispondenza della soglia sfiorante sono larghe 10 m con pendenza delle sponde 1:1 e protezione in scogliera in dx e in sx; lo sfioratore è rappresentato dalla R.S. 149.55 ed ha le seguenti caratteristiche: lunghezza 40 m, quota di sfioro 150.4 m s.l.m. È stato inserito uno scarico di fondo della cassa di dimensioni BxH=2x1.2 m dotato anche di scarico di troppo pieno a quota 151.40. m s.l.m.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.15 area di trasformazione "VIA SOLDANI" (AT_S27)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 7.552

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello di perseguire la riduzione dell'impatto legato alla commistione presente nella zona tra le parti urbane prevalentemente residenziali e quelle legate al polo commerciale. Tale obiettivo potrà essere raggiunto attraverso la realizzazione di una strada, pubblica o di uso pubblico, a doppio senso di circolazione che colleghi viale Cadorna con via Soldani, la realizzazione di un'adeguata area per lo scarico merci con ingresso/ uscita su via dell'Oleandro e di una per la sosta dei mezzi pesanti, la realizzazione di barriere antirumore per l'isolamento acustico.

4. note: vedi Del.G.C.n.199 del 04.09.2008 e la disciplina contenuta nel protocollo di intesa stipulato in data 05.09.2008.

5. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

6. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. Prescrizione relativa alla fascia interessata da esondazione per Tr=20 anni: non è permessa l'edificazione, sono consentite solo nuove previsioni per infrastrutture a rete non diversamente localizzabili, per le quali sarà comunque necessario attuare tutte le dovute precauzioni per la riduzione del rischio a livello compatibile con le caratteristiche dell'infrastruttura. In tutti gli altri casi, le porzioni delle previsioni che ricadono all'interno del perimetro delle aree allagabili con Tr≤=20 anni sono vincolate a verde non attrezzato. Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione della cassa d'espansione sul borro di Spedaluzzo * (CE-SP1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. L'intervento non dovrà modificare negativamente l'assetto idraulico complessivo dell'area. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.4.e PAI P.I.3 sono consentiti tutti gli interventi previsti dall'art.6 e 7 delle NTA del P.A.I. Non si esprime la fattibilità sulle aree che risultano già realizzate.

7. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

* cassa d'espansione sul borro di Spedaluzzo (CE-SP1)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Il rischio idraulico indotto dal borro dello Spedaluzzo è localizzato in tre aree comprese tra la SP_PS_027 e la SP_PS_010, tra viale Luigi Cadorna, via dell'Oleandro e la S.P. Valdarno-Casentinese (nº59) e nei pressi delle sezioni SP_PS_44 (solo sx idraulica) e SP_PS_36 (dx e sx idraulica). Queste ultime due aree sono interessate da volumi e battenti molto modesti esclusivamente nell'evento con Tr=200 anni. Per ovviare alle problematiche di rischio si prevede la realizzazione di una cassa di espansione a monte del tratto a rischio, potenziando la volumetria di invaso del sedimentatore posto nei pressi di via dell'Ossaia (opere di difesa attiva). Il progetto prevede la realizzazione di una cassa d'espansione localizzata in destra idraulica immediatamente a monte del ponte di via dell'Ossaia. La cassa prevista copre una superficie di circa 12.000 mq, con una quota di fondo pari a 144.7 m s.l.m.. La connessione tra il borro e l'invaso sarà realizzata tramite uno sfioratore laterale per la laminazione delle portate a quota 145.70 m s.l.m. (lunghezza circa 55 m) e un culvert di diametro diametro 400 posto alla quota di fondo della cassa per lo svuotamento della stessa dopo l'evento di piena. La cassa, con la portata corrispondente a Tr = 200 anni, invasa circa 20.000 mc d'acqua con massimo invaso pari a 145.76 m s.l.m.; il picco di piena viene laminato quasi del 50%, poiché la portata a valle passa da 12.9 mc/s a 6.6 mc/s ca. Questa riduzione di portata permette la messa in sicurezza delle tre aree inondabili individuate tra le sezioni SP_PS_027 e SP_PS_010 e delle aree limitrofe alle sezioni SP_PS_44 e SP_PS_36.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.16bis area di trasformazione "VIA MONTENERO" (AT_S30)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 1.212

2. superficie utile lorda (Slu): mq 121* - [it: mq/mq 0,10]

3. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

4. obiettivi di progetto: L'obiettivo principale è quello completare, con la realizzazione di parcheggi e verde pubblico, il sistema degli spazi pubblici che si sviluppa lungo il torrente Dogana.

5. note: *La capacità edificatoria è parte del dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi. La capacità edificatoria assegnata dovrà essere utilizzata nelle schede norma individuate con le modalità della perequazione urbanistica di cui all'art.59 del presente Regolamento.

6. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

7. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. È stata verificata, ai sensi dell'art. 36 del P.I.T. della Regione Toscana, l'ammissibilità dei parcheggi in ambito A1 del borro della Dogana in quanto si soddisfano le seguenti condizioni: le opere infrastrutturali non sono diversamente localizzabili; per la verifica delle interferenze con la regimazione idraulica, l'ampliamento e la manutenzione del corso d'acqua, nonché dell'ottemperanza delle disposizioni di cui all'articolo 96 del regio decreto 523/1904, il progetto dell'intervento dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti; le opere infrastrutturali previste non costituiscono ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione per tempi di ritorno duecentennali.

8. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.62.1.16ter area di trasformazione "PARCHEGGI E ATTREZZATURE" (AT_S32)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 6.314

2. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

3. obiettivi di progetto: Incremento dell'attuale dotazione dei parcheggi pubblici "scambiatori". Realizzazione di un fronte urbano verso la città del Parco dei Cappuccini. Realizzazione di un edificio per attrezzature pubbliche o di uso pubblico.

4. note: -

5. fattibilità geomorfologica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.F.3 sono consentiti tutti gli interventi previsti dall'art.11 delle NTA del P.A.I.

6. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

7. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone potenzialmente franose o esposte a rischio di frana (2B), oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, devono essere realizzate opportune indagini geofisiche e geotecniche per la corretta definizione dell'azione sismica. In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:14