Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

co.60.1.10. area di trasformazione "VIA ADIGE" (AT_R24)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 7.253

2. superficie fondiaria (Sf): mq 2.807

3. superficie utile lorda (Slu): mq 725 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq -

5.2. piazza pavimentata: mq 472

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 821

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 3.078

7.2. verde di arredo stradale: mq 75

8. numero di piani (Np): nº fino a 3

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano verso la collina attraverso la realizzazione di un "viale alberato con parcheggi lungo strada" che completi la viabilità esistente e colleghi via di Brenta e via Garigliano. Realizzazione di una piazza e un'area per parcheggi pubblici.

13. note: è ammesso il recupero della capacità edificatoria derivante della demolizione del manufatto presente lungo la previsione del tracciato viario che by-passa il quartiere del Pestello - Ginestra, al fine di migliorarne la soluzione progettuale. Tale capacità edificatoria dovrà essere utilizzata esclusivamente nella presente area di trasformazione.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 200 metri. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. Spostamento del sedimentatore all'esterno dell'area di trasformazione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro della Dogana * (CE-CA1 - CE-SA1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Dopo il collaudo delle opere di mitigazione del rischio idraulico in sede di attuazione si dovrà aggiornare lo studio idraulico per la verifica e l'eventuale modifica dei vincoli derivanti dalle pericolosità del Piano Stralcio Assetti Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno e della fascia di esondazione per tempi di ritorno inferiori ai 20 anni. Tale studio dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3. sono da rispettare le norme previste all'art.6 della NTA del P.A.I.

17. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

* casse di espansione sul Borro della Dogana (CE-CA1 - CE-SA1)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Gli interventi sul torrente Dogana comprendono la realizzazione di due casse di espansione, denominate Scrafana (sul borro della Vigna, affluente del borro della Sabina) e Pestello (alla confluenza tra il borro del Caspri e il borro della Sabina). Cassa Scrafana: tale cassa in linea suscettibile dei necessari approfondimenti nelle future fasi di progettazione che ne dovranno attestare anche la fattibilità in senso geologico-geotecnico, dovrà contenere un volume massimo d'invaso pari a circa 260 000 mc e sarà dotata di uno sbarramento in materiali sciolti, con quota di fondazione posta a 170.0 m slm e coronamento a quota 184.9 m slm. Lo scarico di fondo, munito di idonei dispositivi di grigliatura grossolana a monte, dovrà avere una luce libera a sezione quadrata di lato 80 cm. Ovviamente dovrà essere previsto anche uno scarico di superficie dimensionato almeno per piene cinquecentennali. Cassa Pestello: è localizzata alla confluenza tra il borro della Sabina e il borro del Caspri. L'estensione stimata della cassa è di circa 30000 mq. Il livello massimo in cassa è stabilito in 151.80 m s.l.m. con arginature poste a 152.80 m s.l.m. Si prevede anche la demolizione del ponte esistente in corrispondenza della sezione 150.50 (Borro Caspri), e la realizzazione di un nuovo ponte a quote di sicurezza in corrispondenza della sezione 149.25 (Borro Caspri). Nell'ambito di tale progetto saranno risagomate le sezioni idrauliche del borro del Caspri dalla 153 fino alla confluenza con il borro della Sabina, attraverso una sezione tipo larga 9 con sponde 3:2. Le sezioni in corrispondenza della soglia sfiorante sono larghe 10 m con pendenza delle sponde 1:1 e protezione in scogliera in dx e in sx; lo sfioratore è rappresentato dalla R.S. 149.55 ed ha le seguenti caratteristiche: lunghezza 40 m, quota di sfioro 150.4 m s.l.m. È stato inserito uno scarico di fondo della cassa di dimensioni BxH=2x1.2 m dotato anche di scarico di troppo pieno a quota 151.40. m s.l.m.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:14