Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art.54 L'ambito delle colline prospicienti il fondovalle

1. Descrizione
L'area è caratterizzata dalla presenza delle balze, che la identificano in modo significativo e che creano il fondale suggestivo delle aree pianeggianti del fondovalle. L'abbandono delle coltivazioni alberate tradizionali ha innescato problemi di degrado ambientale e di perdita delle tracce storiche, oltre alla scomparsa di alcune specie arboree tipiche. Infatti sono ormai rari i gelsi, i salici, i pioppi che tradizionalmente erano di sostegno alle viti e caratterizzavano il paesaggio agrario, garantendo la continuità ecologica con il territorio circostante, ruolo che oggi viene svolto dalle aree boscate. Le superfici a bosco mantengono una funzione di connessione ecologica e, soprattutto, risultano fondamentali per la stabilizzazione dei versanti scoscesi. La prossimità di questi rilievi al fondovalle urbanizzato costituisce un importante riferimento percettivo per l'orientamento visivo e contribuisce a definire l'identità di Montevarchi.
Sono invarianti dell'ambito: i geotopi, le case sparse presenti al catasto Leopoldino e al catasto d'impianto, le aree agricole storiche, il reticolo idrografico e relativa fascia di pertinenza fluviale, la viabilità storica e i boschi di pregio.

2. Obiettivi
Obiettivi generali dell'ambito sono:

  • - valorizzazione delle tipicità anche attraverso l'integrazione, la razionalizzazione, l'adeguamento organizzativo o tecnologico delle produzioni o di modernizzazione di filiere o reti imprenditoriali;
  • - miglioramento del rapporto tra l'ambito ed il sottosistema insediativo contiguo per garantire l'integrazione tra il territorio aperto e l'area urbanizzata;
  • - valorizzazione del ruolo delle colline circostanti come quadro di riferimento della città per favorire la riscoperta della sua 'immagine' storica e della sua identità;
  • - recupero ambientale delle aree soggette a dissesti idrogeologici;
  • - sostegno alle attività agricole compatibili con la fragilità del territorio;
  • - ripristino delle connessioni ecologiche, anche attraverso l'aumento delle superfici boscate e della vegetazione ripariale;
  • - realizzazione di itinerari escursionistici, legati alla divulgazione delle emergenze vegetazionali e geomorfologiche.
  • - conservazione e recupero del patrimonio edilizio esistente.

3. Destinazioni d'uso caratterizzanti, compatibili o escluse
Sono ammesse tutte le funzioni compatibili all'agricoltura e di servizio alla stessa. È ammessa la destinazione turistico - ricettiva

4. Strategie
Al perseguimento degli obiettivi sovraesposti si dovrà pervenire oltre che attraverso l'osservanza delle seguenti direttive mediante le ulteriori specificazioni normative del Regolamento Urbanistico e di eventuali piani di settore.
Reimpianto di boschi e macchie di campo per favorire la stabilizzazione dei versanti.
Promozione della tipologia delle colture a "girapoggio" e delle colture biologiche tradizionali.
Ricostituzione della vegetazione riparia lungo gli impluvi.
Ripristino della sentieristica di collegamento con la città.
Valorizzazione di iniziative di vendita diretta di piccole produzioni tipiche locali di qualità.
Introduzione di tipologie progettuali recanti le più avanzate ed affidabili tecnologie realizzative, impiantistiche e gestionali a difesa della qualità del suolo, della sua struttura geomorfologica e della vitalità e fruibilità delle risorse e a sostegno della rinnovabilità e dell'uso parsimonioso ed efficiente delle fonti energetiche e delle risorse idriche superficiali e sotterranee.
Per quanto riguarda gli aspetti idrogeologici tale ambito è sede di numerosi movimenti gravitativi e di indizi che portano a prevedere lo sviluppo ulteriore delle tipologie e dei processi embrionali (erosioni, scarpate). Il Regolamento Urbanistico dovrà prevedere forme per:

  • - incentivare l'utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica sia in fase di recupero di situazioni già compromesse sia per gli interventi preventivi nelle aree dove sono presenti indizi preliminari di denudazione o erosione del pendio.

5. Disposizioni specifiche
Il Regolamento Urbanistico dovrà definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente, fermo restando che l'intervento di Sostituzione edilizia dovrà essere ulteriormente condizionato al fine di contenere gli effetti legati alla trasformazione di luoghi connotati di un elevato valore paesaggistico e ambientale.
Ferme restando le disposizioni di cui all'art. 26 (ambito di applicazione della Legge Regionale n.1/2005, Titolo IV, Capo III), si prevede:

  • non sono ammessi annessi agricoli per aziende di superficie inferiore ai minimi fondiari;
  • - la conservazione delle siepi e macchie di campo nonché delle alberature anche non produttive. La reintroduzione degli stessi è considerata quale intervento di miglioramento ambientale ai sensi della legge regionale n.1/2005, Titolo IV, Capo III;
  • - la realizzazione di nuove costruzioni a carattere agricolo non deve prevedere interventi di rimodellamento del suolo e di semplificazione del sistema di regimazione delle acque.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:27