Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art.50 L'ambito degli altopiani stretti a vigneto specializzato

1. Descrizione
L'ambito è caratterizzato da un'organizzazione territoriale costituita dal susseguirsi di una serie di "penisole" circondate dalla vegetazione boschiva e dai torrenti. La zona è intensamente coltivata, prevalentemente a vigneto, alternato in alcuni casi ai seminativi e ai pascoli. I vigneti specializzati hanno sostituito la coltura promiscua tradizionale che un tempo caratterizzava l'area e che ha dato luogo ad una struttura ambientale e paesaggistica complessa, che comprendeva anche un sistema rarefatto di case sparse, poste lungo le strade che attraversano longitudinalmente l'intero ambito, che costituivano il presidio del territorio.
Sono invarianti dell'ambito: "Villa Scrafana" e "Villa Salvatici" e le case sparse presenti al catasto Leopoldino e al catasto d'impianto, gli edifici specialistici storici quali S. Tommè, i boschi di pregio, i geotopi, la viabilità storica, il reticolo idrografico e la relativa fascia di pertinenza fluviale.

2. Obiettivi
Obiettivi generali dell'ambito sono:

  • - salvaguardia e riqualificazione dell'area con attenzione alla fragilità del luogo;
  • - conservazione e recupero del patrimonio edilizio esistente;
  • - mantenimento del presidio del territorio attraverso lo svolgimento dell'attività agricola tradizionale, come strumento per la manutenzione attiva del paesaggio e delle emergenze naturali anche tramite la realizzazione di attività integrative volte alla valorizzazione dell'area (agriturismo, degustazione prodotti tipici, );
  • - valorizzazione delle tipicità anche attraverso l'integrazione, la razionalizzazione, l'adeguamento organizzativo o tecnologico delle produzioni o di modernizzazione di filiere o reti imprenditoriali;
  • - manutenzione ambientale delle aree fragili, delle scarpate e della relativa vegetazione di sostegno;
  • - miglioramento dei collegamenti con l'ambito della rete di connessione con il Chianti, tramite la manutenzione ed il ripristino della viabilità vicinale e rurale esistente.

3. Destinazioni d'uso caratterizzanti, compatibili o escluse
Sono ammesse tutte le funzioni compatibili all'agricoltura e di servizio alla stessa. È ammessa la funzione turistico - ricettiva. È ammessa la localizzazione di campeggi.

4. Strategie
Al perseguimento degli obiettivi sovraesposti si dovrà pervenire oltre che attraverso l'osservanza delle seguenti direttive mediante le ulteriori specificazioni normative del Regolamento Urbanistico e di eventuali piani e programmi di settore.
Ricostituzione della vegetazione riparia lungo gli impluvi.
Incentivazione e sostegno delle culture biologiche tradizionali e di forme integrative dell'attività agricola anche legate alla fruizione turistica.
Valorizzazione di iniziative di vendita diretta di piccole produzioni tipiche locali di qualità.
Riqualificazione e recupero dei percorsi esistenti e mantenimento dei loro fondi naturali.
Localizzazione di strutture ricettive all'aria aperta quali campeggi, da posizionare nelle aree più stabili e ben servite dalla viabilità esistente.
Introduzione di tipologie progettuali recanti le più avanzate ed affidabili tecnologie realizzative, impiantistiche e gestionali a difesa della qualità del suolo, della sua struttura geomorfologica e della vitalità e fruibilità delle risorse e a sostegno della rinnovabilità e dell'uso parsimonioso ed efficiente delle fonti energetiche e delle risorse idriche superficiali e sotterranee.
Per quanto riguarda gli aspetti idrogeologici tale ambito è sede di alcuni movimenti gravitativi e di indizi che portano a prevedere lo sviluppo ulteriore delle tipologie e dei processi embrionali. Il Regolamento Urbanistico dovrà prevedere forme per la:

  • - incentivazione all'utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica in fase preventiva nelle aree dove sono presenti indizi preliminari di denudazione o erosione del pendio;
  • - incentivazione al recupero dei terrazzamenti e dei muri a secco, indispensabili per rallentare lo sviluppo dei processi embrionali.

5. Disposizioni specifiche
Il Regolamento Urbanistico dovrà definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente, fermo restando che l'intervento di Sostituzione edilizia dovrà essere ulteriormente condizionato al fine di contenere gli effetti legati alla trasformazione di luoghi connotati di un elevato valore paesaggistico e ambientale.
Ferme restando le disposizioni di cui all'art.26 (ambito di applicazione della Legge Regionale n.1/2005, Titolo IV, Capo III) devono essere seguite le seguenti ulteriori disposizioni:

  • - conservare la vegetazione di scarpata, le siepi e le macchie di campo nonché le alberature anche non produttive. La reintroduzione di questi elementi è considerata quale intervento di miglioramento ambientale ai sensi della Legge Regionale n.1/2005, Titolo IV, Capo III;
  • - la realizzazione di nuove costruzioni a carattere agricolo non deve prevedere interventi di rimodellamento del suolo e di semplificazione del sistema di regimazione delle acque.

Le aree ricadenti all'interno della fascia di rispetto dei pozzi comunali, individuati nella tav. 25 "I vincoli sovraordinati", sono soggette alle prescrizioni di cui all'art. 8 delle presenti norme.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:27