Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art.38 L'ambito del parco fluviale dell'Arno

1. Descrizione
L'ambito, che comprende le aree limitrofe al corso dell'Arno e del torrente Ambra, attraversa l'intero territorio comunale di fondovalle e ne definisce il limite settentrionale. Ha un andamento lineare costante che tende ad allargarsi nel punto di confluenza con l'Ambra, assumendo una forma ad imbuto compresa tra i due corsi denominata "Sprondoro". Sono tuttora leggibili e riconoscibili nel doppio sistema di argini che caratterizza questo tratto di fiume, i segni delle opere di regimazione storiche, effettuate per rettificare e incanalare l'Arno e per rendere più sicura e adatta alle coltivazioni la pianura. L'ambito è caratterizzato da un'elevata naturalità, costituita dalla ricca vegetazione riparia, mentre le coltivazioni agricole hanno perso parte della complessità che caratterizzava il paesaggio agrario ottocentesco: infatti le colture promiscue maritate al pioppo e al gelso hanno lasciato il posto alle colture estensive, anche se sono ancora individuabili delle aree a maglia fitta poste in prossimità degli insediamenti rurali.
L'area è difficilmente fruibile sia per gli scarsi attraversamenti dell'Ambra, sia per la cattiva manutenzione dei percorsi esistenti, anche in prossimità dei centri abitati. L'ambito comprende interamente l'area individuata dal piano provinciale "0 Arno", per la quale valgono le disposizioni specifiche, oltre a quanto previsto nel presente articolo.
Invarianti dell'ambito sono: viabilità storica, fasce di pertinenza fluviale, reticolo idrografico, edificato al catasto leopoldino, edificato al catasto d'impianto ed i servizi sovracomunali.

2. Obiettivi
Obiettivi generali dell'ambito sono:

  • - miglioramento delle interrelazioni tra area fluviale e resto del territorio sotto il profilo ambientale e di uso antropico;
  • - assunzione dell'asta fluviale come elemento di connessione e continuità tra le diverse parti del territorio comunale ed extracomunale;
  • - valorizzazione delle interrelazioni tra aspetti morfologico ambientali ed aspetti storico insediativi;
  • - mantenimento e miglioramento degli equilibri e delle interazioni naturali;
  • - ricostituzione e tutela dei sistemi vegetazionali naturali o seminaturali.

3. Destinazioni d'uso compatibili
Sono ammesse le funzioni compatibili con il parco e le attività agricole.

4. Strategie
Al perseguimento degli obiettivi si dovrà pervenire, oltre che attraverso l'osservanza delle disposizioni contenute nel Piano Area Protetta "0 Arno", anche attraverso le seguenti direttive e mediante ulteriori specificazioni normative del Regolamento Urbanistico.
Miglioramento della percorribilità e dell'accessibilità all'area anche tramite nuovi attraversamenti pedonali e ciclabili.
Collegamento dell'ambito con il previsto Parco del Promontorio di Levane attraverso percorsi specifici e strutturati.
Mantenimento e ripristino dell'ambiente boschivo di tipo spontaneo, disetanee con essenze autoctone, sottobosco, radure. Creazione di nuove attrezzature, anche di valenza sovra comunale, e collegamento delle stesse con le aree a servizi e a verde attrezzato del sottosistema insediativo.
Ripristino dei percorsi pedonali pubblici e, dove possibile, apertura al pubblico transito di percorsi privati che hanno funzione di collegamento tra le parti insediative ed il parco.
Per quanto riguarda gli aspetti idrogeologici, i nuovi interventi dovranno tendere a:

  • - recupero e manutenzione gli argini fluviali, al fine di contenere, ed in parte ovviare, al fenomeno del ristagno delle acque superficiali;

5. Disposizioni specifiche
Non sono ammesse nuove abitazioni rurali. La realizzazione di eventuali annessi agricoli, da localizzare in aree non interessate da rischio idraulico, dovranno essere opportunamente normati in sede di Regolamento Urbanistico.
All'interno delle casse di espansione non sono consentiti interventi edilizi compresa la realizzazione di annessi agricoli e comunque interventi tali da compromettere l'eventuale utilizzo come cassa di espansione.
Valgono gli indirizzi per la tutela, le norme e le misure di salvaguardia previste dal Piano Area Protetta "0 Arno", di cui alla Deliberazione del Consiglio Regionale del 7 marzo 1995, n. 226.
Le aree ricadenti all'interno della fascia di rispetto dei pozzi comunali, individuati nella tav. 25 "I vincoli sovraordinati", sono soggette alle prescrizioni di cui all'art. 8 delle presenti norme.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:27