Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

co.60.1.1 area di trasformazione "LA GRUCCIA " (AT_R1)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 19.921*

2. superficie fondiaria (Sf): mq 6.845

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.992 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 6.348

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 1.702

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 4.808

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Definizione dell'abitato "La Gruccia" attraverso la realizzazione di una viabilità perimetrale e il completamento di alcuni lotti interclusi. Realizzazione, lungo il tracciato del Berignolo, di una pista ciclo-pedonale e di una fascia di verde alberato.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 218 mq corrispondente al canale Battagli.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: Nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. L'attraversamento del Canale Battagli andrà realizzato con le seguenti specifiche: l'intradosso a quota superiore di 1m rispetto ai muri di contenimento attuali del canale.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.2. area di trasformazione "PODERE FOSSATO" (AT_R2)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 71.526 (sub comparto A = 11.324 mq - sub comparto B = 60.202 mq)

2. superficie fondiaria (Sf): mq 29.355 (sub comparto A = 5.043 mq - sub comparto B = 24.312 mq)

3. superficie utile lorda (Slu): mq 7.153 (sub comparto A = 1.132 mq - sub comparto B = 6.021 mq) - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu del sub comparto A, fermo restando le disposizioni dei co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento, vedi note; per la determinazione della slu del sub comparto B vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 15.332 (sub comparto A = 433 mq - sub comparto B = 14.899 mq)

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 3.876 (sub comparto A = 876 mq - sub comparto B = 3.000 mq)

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 22.008 (sub comparto A = 4.972 mq - sub comparto B = 16.974 mq)

7.2. verde di arredo stradale: mq 1.018 (sub comparto B = 1.018 mq)

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano verso l'Arno attraverso la realizzazione di una maglia viaria che completi quella esistente e si attesti sul nuovo tracciato che corre lungo il fiume, il quale dovrà essere realizzato limitandone l'impatto visivo. Realizzazione di "viali alberati con parcheggi lungo strada". Realizzazione, lungo il tracciato del Berignolo, di una pista ciclo-pedonale e di una fascia di verde alberato.

13. note: Il Sub Comparto A dovrà accogliere quota parte delle volumetrie oggetto del piano di recupero "Complesso Ex Fornaci Gragnoli in località Ginestra", approvato con Del.C.C.n.44 del 26.05.2001, secondo quanto disciplinato nella ex scheda norma "IL COLOMBO" AR28 ovvero realizzare le seguenti opere: 2.979 mq di verde pubblico, 1.038 mq di piazza pavimentata, 1.419 mq di parcheggi pubblici, 290 mq di strada per un totale di 5.726 mq. Il trasferimento delle volumetrie suddette (di capacità edificatoria in termini di slu in mq) deve avvenire contestualmente alla sottoscrizione della convenzione relativa alle opere di urbanizzazione di cui al Sub Comparto A in cui si preveda la cessione immediata delle aree su cui insistono le stesse opere comprensiva delle garanzie fideiussorie per la loro realizzazione. Con la sottoscrizione della suddetta convenzione decadono le previsioni del Piano di recupero "complesso ex Fornaci Gragnoli" ricadenti nella ex scheda norma "IL COLOMBO" AR28. A tal fine il piano attuativo relativo al Sub Comparto A dovrà contenere una disciplina che contempli la condizione suddetta e la effettiva quantità di capacità edificatoria che sarà trasferita dal piano di recupero "Complesso Ex Fornaci Gragnoli in località Ginestra". Nel caso in cui il Sub Comparto A venga realizzato prima del Sub Comparto B, il Sub Comparto A potrà utilizzare, per la localizzazione di parcheggi pubblici, parte della sede stradale individuata lungo la strada di progetto posta a confine con il suddetto Sub Comparto e lungo la strada di progetto posta a margine del borro di Spedaluzzo.

13bis. Obblighi per il Sub Comparto B: Redazione di un progetto preliminare per verificare la fattibilità di un collegamento viario tra la nuova viabilità prevista nell'area di trasformazione e via Leopardi e via di Terranuova.

13ter. Obblighi per il Sub Comparto A: Realizzazione della cassa d'espansione sul borro di Spedaluzzo* (CE-SP1).

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 300 metri in direzione di via Perosi. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. Per lo smaltimento delle acque meteoriche è necessaria la sistemazione funzionale del canale di acque meteoriche che corre trasversalmente al ponte Mocarini. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda, invece, gli interventi inerenti la ex scheda norma "IL COLOMBO" AR28 valgono le seguenti disposizioni: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'attraversamento del Canale Battagli andrà realizzato con le seguenti specifiche: l'intradosso a quota superiore di 1m rispetto ai muri di contenimento attuali del canale, e l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione della cassa d'espansione sul borro di Spedaluzzo * (CE-SP1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Per quanto riguarda l'attraversamento del borro del Giglio andrà realizzato con le seguenti specifiche: intradosso 1 m rispetto al massimo livello raggiunto nello scenario con Tr=200 anni e Tp=18 ore (140.81 1.00=141.81 m s.l.m.). I progetti di mitigazione del rischio idraulico dovranno essere sottoposti ai pareri degli enti competenti. Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. È stata verificata , ai sensi dell'art. 36 del P.I.T. della Regione Toscana, l'ammissibilità delle strade e dei parcheggi in ambito A1 del borro dello Spedaluzzo in quanto si soddisfano le seguenti condizioni: le opere infrastrutturali non sono diversamente localizzabili; per la verifica delle interferenze con la regimazione idraulica, l'ampliamento e la manutenzione del corso d'acqua, nonché dell'ottemperanza delle disposizioni di cui all'articolo 96 del regio decreto 523/1904, il progetto dell'intervento dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti; le opere infrastrutturali previste non costituiscono ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione per tempi di ritorno duecentennali. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3. sono da rispettare le norme previste all'art.6 della NTA del P.A.I. Per quanto riguarda, invece, gli interventi inerenti la ex scheda norma "IL COLOMBO" AR28 valgono le seguenti disposizioni: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa. Per quanto riguarda, invece, gli interventi inerenti la ex scheda norma "IL COLOMBO" AR28 valgono le seguenti disposizioni: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone potenzialmente franose o esposte a rischio di frana (2B), oltre a rispettare le prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica, devono essere realizzate opportune indagini geofisiche e geotecniche per la corretta definizione dell'azione sismica. In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12) e in presenza di faglie e/o contatti tettonici (13), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

18. note sulla fattibilità: Per gli adempimenti di cui al D.P.G.R. n. 53/R/2011 "Regolamento di attuazione dell'art. 62 della L.R. 1/2005" vedi deposito (n. 3175 assegnato il 15.02.2013) presso l'Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia-Arezzo.

* cassa d'espansione sul borro di Spedaluzzo (CE-SP1)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Il rischio idraulico indotto dal borro dello Spedaluzzo è localizzato in tre aree comprese tra la SP_PS_027 e la SP_PS_010, tra viale Luigi Cadorna, via dell'Oleandro e la S.P. Valdarno-Casentinese (nº59) e nei pressi delle sezioni SP_PS_44 (solo sx idraulica) e SP_PS_36 (dx e sx idraulica). Queste ultime due aree sono interessate da volumi e battenti molto modesti esclusivamente nell'evento con Tr=200 anni. Per ovviare alle problematiche di rischio si prevede la realizzazione di una cassa di espansione a monte del tratto a rischio, potenziando la volumetria di invaso del sedimentatore posto nei pressi di via dell'Ossaia (opere di difesa attiva). Il progetto prevede la realizzazione di una cassa d'espansione localizzata in destra idraulica immediatamente a monte del ponte di via dell'Ossaia. La cassa prevista copre una superficie di circa 12.000 mq, con una quota di fondo pari a 144.7 m s.l.m.. La connessione tra il borro e l'invaso sarà realizzata tramite uno sfioratore laterale per la laminazione delle portate a quota 145.70 m s.l.m. (lunghezza circa 55 m) e un culvert di diametro diametro 400 posto alla quota di fondo della cassa per lo svuotamento della stessa dopo l'evento di piena. La cassa, con la portata corrispondente a Tr = 200 anni, invasa circa 20.000 mc d'acqua con massimo invaso pari a 145.76 m s.l.m.; il picco di piena viene laminato quasi del 50%, poiché la portata a valle passa da 12.9 mc/s a 6.6 mc/s ca. Questa riduzione di portata permette la messa in sicurezza delle tre aree inondabili individuate tra le sezioni SP_PS_027 e SP_PS_010 e delle aree limitrofe alle sezioni SP_PS_44 e SP_PS_36.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

Note sulla cassa di espansione: Le aree ricadenti all'interno del perimetro individuato come CE-SP1 sono sottoposte a vincolo di esproprio, ai sensi della L.R. 30/2005 e del D.P.R. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni.

co.60.1.3. area di trasformazione "BERIGNOLO STECCATO" (AT_R3)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 166.515

2. superficie fondiaria (Sf): mq 36.255

3. superficie utile lorda (Slu): mq 16.652 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 92.622

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 10.628

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 26.696

7.2. verde di arredo stradale: mq 314

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano particolareggiato di iniziativa pubblica

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano verso l'Arno attraverso la realizzazione di una maglia viaria che si attesti sul nuovo tracciato che corre lungo il fiume, il quale dovrà essere realizzato limitandone l'impatto visivo. Realizzazione di "viali alberati con parcheggi lungo strada". Realizzazione di un ampio parco pubblico, con funzione di cassa di espansione, al fine di garantire la messa in sicurezza della aree limitrofe. Realizzazione di percorsi ciclopedonali al suo interno.

13. note: -

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 500 metri, oltre l'installazione di due nuovi armadi in vetroresina. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. Per lo smaltimento delle acque reflue è necessaria la realizzazione di un collettore fognario che colleghi via Unità d'Italia con l'innesto tra via della Costituzione e via Einaudi. L'allacciamento alla rete di gas metano dovrà essere realizzato in media pressione e conseguentemente dovrà essere installata una cabina di trasformazione per la distribuzione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alle esondazioni dovute al rigurgito dell'Arno: nella porzione destinata alla edificazione la quota di autosicurezza andrà posta a quota minima pari a 140.81 (livello Arno corrispondente a un evento con Tr=200 anni e Tp=18 ore) 0.7=141.51 m s.l.m. La nuova viabilità di collegamento tra via della Costituzione ed il nuovo ponte sul Torrente Giglio dovrà avere la medesima quota di autosicurezza e dovrà essere progettata trasparente al transito delle portate in esondazione dal fiume Arno. Tutto il volume sottratto all'esondazione andrà recuperato nella zona destinata a parco, effettuando uno scavo con morfologia delle scarpate >3:2, che non interferisca con i livelli di falda e renda atta l'area alle funzioni di parco. Il progetto di recupero di tali volumi dovrà essere approvato, ove previsto dalla normativa vigente, dagli enti competenti. A tal proposito, poiché l'area ricade in classe PAI P.I.3. dovranno essere seguite le norme dell'art. 7 delle NTA del P.A.I. Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.4. area di trasformazione "STELLO" (AT_R7)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 23.762*

2. superficie fondiaria (Sf): mq 6.351

3. superficie utile lorda (Slu): mq 2.376 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 2.310

5.2. piazza pavimentata: mq 919

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 5.430

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 5.477

7.2. verde di arredo stradale: mq 282

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Realizzazione lungo la ferrovia di una consistente area per il parcheggio pubblico in modo da incrementarne la dotazione degli spazi di sosta a servizio della stazione ferroviaria, prevedendo una adeguata pavimentazione per gli stalli e l'asfalto solo nelle corsie di manovra. Realizzazione di una di strada di accesso all'area, che abbia come recapito finale l'allineamento con la strada esistente posta oltre il torrente Giglio, e la realizzazione di una rotatoria lungo via della Sugherella. Realizzazione di un attraversamento carrabile sul torrente Giglio. Cessione dell'area contigua alla scheda norma "NUOVO PLESSO SCOLASTICO STELLO" (AT_S20), al fine di poter essere utilizzata per la realizzazione del nuovo polo scolastico.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 2.994 mq corrispondente all'area in cessione per la realizzazione del nuovo polo scolastico.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 260 metri. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro del Giglio * (CE-GI1 - CE-GI2 - CE-GI3). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Prescrizione relativa alla fascia interessata da esondazione per Tr=20 anni: non è permessa l'edificazione, sono consentite solo nuove previsioni per infrastrutture a rete non diversamente localizzabili, per le quali sarà comunque necessario attuare tutte le dovute precauzioni per la riduzione del rischio a livello compatibile con le caratteristiche dell'infrastruttura. In tutti gli altri casi, le porzioni delle previsioni che ricadono all'interno del perimetro delle aree allagabili con Tr≤=20 anni sono vincolate a verde non attrezzato. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3 e PAI P.I.4. viene richiesta anche l'approvazione da parte dell'Autorità di bacino dei progetti di sistemazione idraulica (art. 6 e 7 delle NTA del PAI). Per quanto riguarda l'attraversamento del borro del Giglio, dovrà essere progettato unitariamente al progetto delle casse di espansione. Come indicazione di massima l'intradosso dovrà essere posto almeno a 1m rispetto al livello stimato nello stato di progetto per l'evento con Tr=200 anni (pertanto 146.33 1=147.33 m s.l.m.). I progetti di sistemazione idraulica dovranno essere sottoposti all'approvazione degli enti competenti. Dopo il collaudo delle opere di mitigazione del rischio idraulico in sede di attuazione si dovrà aggiornare lo studio idraulico per la verifica e l'eventuale modifica dei vincoli derivanti dalle pericolosità del Piano Stralcio Assetti Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno e della fascia di esondazione per tempi di ritorno inferiori ai 20 anni. Tale studio dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti. Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. È stata verificata, ai sensi dell'art. 36 del P.I.T. della Regione Toscana, l'ammissibilità della strada in ambito A1 del borro del Giglio in quanto si soddisfano le seguenti condizioni: le opere infrastrutturali non sono diversamente localizzabili; per la verifica delle interferenze con la regimazione idraulica, l'ampliamento e la manutenzione del corso d'acqua, nonché dell'ottemperanza delle disposizioni di cui all'articolo 96 del regio decreto 523/1904, il progetto dell'intervento dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti; le opere infrastrutturali previste poiché sono localizzate in area interessata da esondazioni con Tr=200 anni e possono quindi costituire ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione, sono condizionate al collaudo del sistema di casse di espansione sul borro del Giglio.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

* casse di espansione sul borro del Giglio (CE-GI1 - CE-GI2 - CE-GI3)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: La cassa di espansione in derivazione è costituita da due settori. Il settore di monte Cassa Par_monte ha una superficie di circa 40000 mq, quota di fondo variabile tra i 150.40 e i 150.20 m s.l.m. ed è alimentato attraverso uno sfioratore laterale in sinistra idraulica del borro del Giglio. Tale sfioratore in prima analisi è stato dimensionato attraverso una soglia sfiorante della lunghezza di circa 40 m e a quota di sfioro 153.50 m s.l.m. Il massimo invaso nelle simulazioni di progetto è previsto ad una quota di circa 152.70 m s.l.m. con una volumetria massima invasabile di circa 110.000 mc. Le arginature sono poste a quota 154 m s.l.m. Tra i due settori si prevede un collegamento idraulico costituito da 4 culvert diametro 600 mm. Il settore di valle Cassa Par_valle ha un'estensione pari a 20000 mq ca, quota di fondo variabile tra i 148.20 e i 148.00 m s.l.m. ed è alimentato dal settore di monte attraverso la batteria di culvert. Il massimo invaso nelle simulazioni di progetto è previsto ad una quota di circa 150.60 m s.l.m. con una volumetria massima invasabile di circa 50.500 mc. Le arginature sono poste a quota 151.70 m s.l.m. Con tale morfologia il sistema di casse in loc. Il Paradiso è in grado di laminare la portata per un evento con Tr=200 anni da 106 mc/s a 88 mc/s, permettendo di mettere in sicurezza idraulica tutto il tratto di valle. La maggior parte del materiale per realizzare le arginature verrà reperito all'interno delle casse di espansione: infatti per raggiungere la volumetria necessaria saranno necessari scavi di sbancamento.

Aspetti sismici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area Per la porzione di cassa di espansione in loc. Casa Bacco (CE-GI1), la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12) e in presenza di faglie e/o contatti tettonici (13), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente e la presenza di strutture tettoniche anche sepolte.

co.60.1.5. area di trasformazione "LE CASE ROMOLE" (AT_R8)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 69.493 (sub comparto A = 30.399 mq - sub comparto B = 39.094 mq)

2. superficie fondiaria (Sf): mq 33.404 (sub comparto A = 14.069 mq - sub comparto B = 19.335 mq)

3. superficie utile lorda (Slu): mq 6.949 (sub comparto A = 3.040 mq - sub comparto B = 3.909 mq) - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu del sub comparto A vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento; per la determinazione della slu del sub comparto B, fermo restando le disposizioni dei co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento, vedi note.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 18.189 (sub comparto A = 11.194 mq - sub comparto B = 6.995 mq)

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 4.706 (sub comparto A = 864 mq - sub comparto B = 3.842 mq)

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 13.194 (sub comparto A = 4.272 mq - sub comparto B = 8.922 mq)

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Realizzazione di aree per il verde pubblico attrezzato. Realizzazione di una maglia viaria che completi la viabilità esistente.

13. note: Il Sub Comparto B dovrà accogliere una capacità edificatoria pari a mq 2.200 derivante dalla volumetria del "Cinema Teatro Impero" al fine del suo trasferimento all'Amministrazione comunale (vedi scheda norma "TEATRO IMPERO" AR33).

13bis. note aggiuntive: Le aree destinate a verde pubblico lungo il torrente dogana sono compatibili con il progetto di adeguamento arginale redatto dall'Amministrazione provinciale. Qualora si intenda modificare tali previsioni la variante conseguente dovrà essere sottoposta al parere dell'Amministrazione provinciale.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 300 metri. Dovrnno essere inoltre realizzati due nuovi armadi in vetroresina. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. L'allacciamento alla rete di gas metano dovrà essere realizzato in media pressione e conseguentemente dovrà essere installata una cabina di trasformazione per la distribuzione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. È stata verificata , ai sensi dell'art. 36 del P.I.T. della Regione Toscana, l'ammissibilità dei parcheggi in ambito A1 del borro della Dogana in quanto si soddisfano le seguenti condizioni: le opere infrastrutturali non sono diversamente localizzabili; per la verifica delle interferenze con la regimazione idraulica, l'ampliamento e la manutenzione del corso d'acqua, nonché dell'ottemperanza delle disposizioni di cui all'articolo 96 del regio decreto 523/1904, il progetto dell'intervento dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti; le opere infrastrutturali previste non costituiscono ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione per tempi di ritorno duecentennali.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.7. area di trasformazione "PESTELLO CHIESA" (AT_R11)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 17.590

2. superficie fondiaria (Sf): mq 7.336

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.666 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 5.681

5.2. piazza pavimentata: mq 452

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 1.868

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 2.705

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 2

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Realizzazione di parcheggi a servizio della chiesa del Pestello e del circolo ricreativo, oltre che di una viabilità di collegamento con via Mincio. Sistemazione a verde attrezzato delle aree confinanti con il parco dei Cappuccini e la chiese del Pestello. La realizzazione di un'eventuale vasca volano dovrà essere prevista nella parte di verde pubblico nei pressi della viabilità di collegamento con il parcheggio del circolo ricreativo.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 923 mq di terreno posto nella parte retrostante dei lotti previsti a nord dell'area di trasformazione, il quale, sebbene all'interno del perimetro dell'ambito della città da consolidare di cui all'art.31 del Piano Strutturale, non esprime capacità edificatoria.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 200 metri. Realizzazione di una nuova rete dell'acquedotto comprensiva di un'opera che garantisca sufficienti disponibilità della risorsa acqua nell'area di trasformazione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

16. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

17. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

co.60.1.8. area di trasformazione "VIA ISONZO" (AT_R12)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 11.329*

2. superficie fondiaria (Sf): mq 3.753

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.133 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 1.778

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 724

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 4.292

7.2. verde di arredo stradale: mq 41

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano verso la collina attraverso la realizzazione di un "viale alberato con parcheggi lungo strada" che completi la viabilità esistente e colleghi via di Noferi e via Tagliamento. Realizzazione di un ampio spazio pedonale pubblico.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 740 mq corrispondente al tratto di viabilità realizzata contestualmente al lotto libero posto sul confine (Convenzione Rep.n.91460, Racc.n.22609 del 25.01.2005 Rogito Notaio Fabio Milloni - "Realizzazione di un edifico di abitazione nel lotto libero LL_B6 e contestuale realizzazione di opere di urbanizzazione primaria in Montevarchi via Isonzo").

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 200 metri. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. L'allacciamento alla rete di gas metano dovrà essere realizzato in media pressione e conseguentemente dovrà essere installata una cabina di trasformazione per la distribuzione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: L'intervento è subordinato alla preliminare messa in sicurezza del versante in loc. Ginestra che presenta forme di dissesto dovute a fenomeni franosi come da progetto preliminare approvato con Del. G.C. n.173 del 29.07.2010. Si prescrive, per la fase di progettazione esecutiva della messa in sicurezza del versante, una campagna di indagini geognostiche finalizzata alla determinazione dei parametri di resistenza al taglio (residui ed efficaci) da utilizzare per le verifiche di stabilità, utilizzando le stesse coordinate geografiche per la determinazione dell'azione sismica tra progetto e relazione geologica. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.F.3 sono consentiti tutti gli interventi previsti dall'art.11 delle NTA del P.A.I.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso. Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro della Dogana * (CE-CA1 - CE-SA1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3 e PAI P.I.4. viene richiesta l'approvazione da parte dell'Autorità di bacino dei progetti di sistemazione idraulica (artt. 6 e 7 delle NTA del PAI). Dopo il collaudo delle opere di mitigazione del rischio idraulico in sede di attuazione si dovrà aggiornare lo studio idraulico per la verifica e l'eventuale modifica dei vincoli derivanti dalle pericolosità del Piano Stralcio Assetti Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno e della fascia di esondazione per tempi di ritorno inferiori ai 20 anni. Tale studio dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti. È stata verificata, ai sensi dell'art. 36 del P.I.T. della Regione Toscana, l'ammissibilità dei parcheggi in ambito A1 del borro della Dogana in quanto si soddisfano le seguenti condizioni: l'intervento non è diversamente localizzabile; per la verifica delle interferenze con la regimazione idraulica, l'ampliamento e la manutenzione del corso d'acqua, nonché dell'ottemperanza delle disposizioni di cui all'articolo 96 del regio decreto 523/1904, il progetto dell'intervento dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti; le opere previste poiché sono localizzate in area interessata da esondazioni con Tr=200 anni e possono quindi costituire ostacolo al deflusso delle acque in caso di esondazione, sono condizionate al collaudo del sistema di casse di espansione sul borro della Dogana.

17. fattibilità sismica: L'intervento è subordinato alla preliminare messa in sicurezza del versante in loc. Ginestra che presenta forme di dissesto dovute a fenomeni franosi come da progetto preliminare approvato con Del. G.C. n.173 del 29.07.2010. Si prescrive, per la fase di progettazione esecutiva della messa in sicurezza del versante, una campagna di indagini geognostiche finalizzata alla determinazione dei parametri di resistenza al taglio (residui ed efficaci) da utilizzare per le verifiche di stabilità, utilizzando le stesse coordinate geografiche per la determinazione dell'azione sismica tra progetto e relazione geologica.

* casse di espansione sul Borro della Dogana (CE-CA1 - CE-SA1)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Gli interventi sul torrente Dogana comprendono la realizzazione di due casse di espansione, denominate Scrafana (sul borro della Vigna, affluente del borro della Sabina) e Pestello (alla confluenza tra il borro del Caspri e il borro della Sabina). Cassa Scrafana: tale cassa in linea suscettibile dei necessari approfondimenti nelle future fasi di progettazione che ne dovranno attestare anche la fattibilità in senso geologico-geotecnico, dovrà contenere un volume massimo d'invaso pari a circa 260 000 mc e sarà dotata di uno sbarramento in materiali sciolti, con quota di fondazione posta a 170.0 m slm e coronamento a quota 184.9 m slm. Lo scarico di fondo, munito di idonei dispositivi di grigliatura grossolana a monte, dovrà avere una luce libera a sezione quadrata di lato 80 cm. Ovviamente dovrà essere previsto anche uno scarico di superficie dimensionato almeno per piene cinquecentennali. Cassa Pestello: è localizzata alla confluenza tra il borro della Sabina e il borro del Caspri. L'estensione stimata della cassa è di circa 30000 mq. Il livello massimo in cassa è stabilito in 151.80 m s.l.m. con arginature poste a 152.80 m s.l.m. Si prevede anche la demolizione del ponte esistente in corrispondenza della sezione 150.50 (Borro Caspri), e la realizzazione di un nuovo ponte a quote di sicurezza in corrispondenza della sezione 149.25 (Borro Caspri). Nell'ambito di tale progetto saranno risagomate le sezioni idrauliche del borro del Caspri dalla 153 fino alla confluenza con il borro della Sabina, attraverso una sezione tipo larga 9 con sponde 3:2. Le sezioni in corrispondenza della soglia sfiorante sono larghe 10 m con pendenza delle sponde 1:1 e protezione in scogliera in dx e in sx; lo sfioratore è rappresentato dalla R.S. 149.55 ed ha le seguenti caratteristiche: lunghezza 40 m, quota di sfioro 150.4 m s.l.m. È stato inserito uno scarico di fondo della cassa di dimensioni BxH=2x1.2 m dotato anche di scarico di troppo pieno a quota 151.40. m s.l.m.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.9. area di trasformazione "VIA DI TERRANUOVA" (AT_R14)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 15.843* (sub comparto A = 10.866 mq - sub comparto B = 4.977 mq)

2. superficie fondiaria (Sf): mq 8.670 (sub comparto A = 5.980 mq - sub comparto B = 2.690 mq)

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.584 (sub comparto A = 1.086 mq - sub comparto B = 498 mq) - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 2.543 (sub comparto A = 1.900 mq - sub comparto B = 643 mq)

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 956 (sub comparto A = 546 mq - sub comparto B = 410 mq)

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 3.533 (sub comparto A = 2.347 mq - sub comparto B = 1.186 mq)

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: (sub comparto A = piano attuativo - sub comparto B = intervento edilizio diretto convenzionato)

12. obiettivi di progetto: Realizzazione di una maglia viaria che colleghi i tracciati dell'area P.I.P. esistente e via di Terranuova. Realizzazione di parcheggi pubblici lungo strada utilizzando il modello delle aree produttive adiacenti. Realizzazione di spazi a verde pubblico lungo il canale Battagli. Realizzazione di percorso ciclopedonale su via Fleming fino all'innesto con via di Terranuova.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 142 mq (sub comparto A = 93 mq - sub comparto B = 49 mq) corrispondente al canale Battagli.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: L'attraversamento del Canale Battagli andrà realizzato con le seguenti specifiche: l'intradosso a quota superiore di 1m rispetto ai muri di contenimento attuali del canale. Non sono dettate altre condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.10. area di trasformazione "VIA ADIGE" (AT_R24)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 7.253

2. superficie fondiaria (Sf): mq 2.807

3. superficie utile lorda (Slu): mq 725 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq -

5.2. piazza pavimentata: mq 472

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 821

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 3.078

7.2. verde di arredo stradale: mq 75

8. numero di piani (Np): nº fino a 3

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano verso la collina attraverso la realizzazione di un "viale alberato con parcheggi lungo strada" che completi la viabilità esistente e colleghi via di Brenta e via Garigliano. Realizzazione di una piazza e un'area per parcheggi pubblici.

13. note: è ammesso il recupero della capacità edificatoria derivante della demolizione del manufatto presente lungo la previsione del tracciato viario che by-passa il quartiere del Pestello - Ginestra, al fine di migliorarne la soluzione progettuale. Tale capacità edificatoria dovrà essere utilizzata esclusivamente nella presente area di trasformazione.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla rete di telecomunicazioni esistente dovrà prevedere la realizzione di un tratto di circa 200 metri. L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. Spostamento del sedimentatore all'esterno dell'area di trasformazione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa alla risoluzione della condizione di rischio idraulico: l'intervento è condizionato alla preventiva o contestuale realizzazione delle casse di espansione sul borro della Dogana * (CE-CA1 - CE-SA1). In caso di contestualità dovranno essere indicate le prescrizioni necessarie (procedure di adempimento, tempi, modalità, ecc.) per la realizzazione dell'intervento nonché le condizioni che possono pregiudicare l'abitabilità o l'agibilità che in ogni caso dovranno essere depositate ad avvenuto collaudo della cassa stessa. Dopo il collaudo delle opere di mitigazione del rischio idraulico in sede di attuazione si dovrà aggiornare lo studio idraulico per la verifica e l'eventuale modifica dei vincoli derivanti dalle pericolosità del Piano Stralcio Assetti Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno e della fascia di esondazione per tempi di ritorno inferiori ai 20 anni. Tale studio dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti competenti. Per quanto riguarda le aree ricadenti in pericolosità PAI P.I.3. sono da rispettare le norme previste all'art.6 della NTA del P.A.I.

17. fattibilità sismica: Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine per le aree ricadenti in FS3, da eseguire in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi, nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante (8), deve essere eseguita una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato). In presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse (12), tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisiche che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative al litotipo presente.

* casse di espansione sul Borro della Dogana (CE-CA1 - CE-SA1)

Aspetti geomorfologici: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area. Per quanto riguarda la tipologia degli approfondimenti di indagine da eseguire in sede di predisposizione dei progetti edilizi per le aree ricadenti in classe FG3, sono richieste specifiche indagini geognostiche di dettaglio quali prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, sondaggi a carotaggio continuo con esecuzione di SPT, prelievo di campioni indisturbati e relative indagini di laboratorio geotecnico, il tutto allo scopo di definire compiutamente le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni e procedere ai calcoli geotecnici e di eventuale stabilità del versante e/o dei fronti di scavo.

Aspetti idraulici: Gli interventi sul torrente Dogana comprendono la realizzazione di due casse di espansione, denominate Scrafana (sul borro della Vigna, affluente del borro della Sabina) e Pestello (alla confluenza tra il borro del Caspri e il borro della Sabina). Cassa Scrafana: tale cassa in linea suscettibile dei necessari approfondimenti nelle future fasi di progettazione che ne dovranno attestare anche la fattibilità in senso geologico-geotecnico, dovrà contenere un volume massimo d'invaso pari a circa 260 000 mc e sarà dotata di uno sbarramento in materiali sciolti, con quota di fondazione posta a 170.0 m slm e coronamento a quota 184.9 m slm. Lo scarico di fondo, munito di idonei dispositivi di grigliatura grossolana a monte, dovrà avere una luce libera a sezione quadrata di lato 80 cm. Ovviamente dovrà essere previsto anche uno scarico di superficie dimensionato almeno per piene cinquecentennali. Cassa Pestello: è localizzata alla confluenza tra il borro della Sabina e il borro del Caspri. L'estensione stimata della cassa è di circa 30000 mq. Il livello massimo in cassa è stabilito in 151.80 m s.l.m. con arginature poste a 152.80 m s.l.m. Si prevede anche la demolizione del ponte esistente in corrispondenza della sezione 150.50 (Borro Caspri), e la realizzazione di un nuovo ponte a quote di sicurezza in corrispondenza della sezione 149.25 (Borro Caspri). Nell'ambito di tale progetto saranno risagomate le sezioni idrauliche del borro del Caspri dalla 153 fino alla confluenza con il borro della Sabina, attraverso una sezione tipo larga 9 con sponde 3:2. Le sezioni in corrispondenza della soglia sfiorante sono larghe 10 m con pendenza delle sponde 1:1 e protezione in scogliera in dx e in sx; lo sfioratore è rappresentato dalla R.S. 149.55 ed ha le seguenti caratteristiche: lunghezza 40 m, quota di sfioro 150.4 m s.l.m. È stato inserito uno scarico di fondo della cassa di dimensioni BxH=2x1.2 m dotato anche di scarico di troppo pieno a quota 151.40. m s.l.m.

Aspetti sismici: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.11. area di trasformazione "VIA PIAVE" (AT_R40)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 19.095*

2. superficie fondiaria (Sf): mq 4.541

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.910 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 6.993

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 3.406

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 3.510

7.2. verde di arredo stradale: mq 314

8. numero di piani (Np): nº fino a 5

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Completamento dell'area "Peep" del capoluogo e ridefinizione del suo rapporto con le attrezzature collettive poste lungo l'Arno attraverso la realizzazione di aree per verde pubblico e parcheggi. Realizzazione del sottopasso di viale Matteotti.

13. note: *La superficie territoriale è comprensiva di 331 mq corrispondente al sottopasso di viale Matteotti.

13bis. note aggiuntive: Le aree destinate a verde pubblico lungo il torrente dogana sono compatibili con il progetto di adeguamento arginale redatto dall'Amministrazione provinciale. Qualora si intenda modificare tali previsioni la variante conseguente dovrà essere sottoposta al parere dell'Amministrazione provinciale.

14. infrastrutture a rete: Realizzazione di un tratto della nuova dorsale delle acque reflue che dal Podere Cantone si sviluppa fino a Via della Costituzione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Prescrizione relativa all'ambito A1: nelle aree comprendenti le due fasce della larghezza di m. 10 dal piede esterno dell'argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d'acqua principali, negli alvei, nelle golene e sugli argini dei corsi d'acqua individuati nella carta di Fattibilità Idraulica, ai fini del corretto assetto idraulico non si devono prevedere nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche. La prescrizione non si applica alle opere di attraversamento del corso d'acqua, agli interventi trasversali di captazione e restituzione delle acque, nonché agli adeguamenti delle infrastrutture esistenti senza avanzamento verso il corso d'acqua, a condizione che si attuino le precauzioni necessarie per la riduzione del rischio idraulico relativamente alla natura dell'intervento ed al contesto territoriale e si consenta comunque il miglioramento dell'accessibilità al corso d'acqua stesso.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.12. area di trasformazione "VIA BOTTEGO" (AT_R42)

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 10.627 (sub comparto A = mq 4.627 - sub comparto B = mq 6.000)

2. superficie fondiaria (Sf): mq 5.190 (sub comparto A = mq 1.995 - sub comparto B = mq 3.195)

3. superficie utile lorda (Slu): mq 1.063 (sub comparto A = mq 463 - sub comparto B = mq 600) - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 1.274 (sub comparto A = mq 856 - sub comparto B = mq 418)

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq 220 (sub comparto B = mq 220)

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 3.942 (sub comparto A = mq 1.776 - sub comparto B = mq 2.166)

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: (sub comparto A = intervento edilizio diretto convenzionato - sub comparto B = piano attuativo)

12. obiettivi di progetto: Definizione del margine urbano attraverso la realizzazione di una maglia viaria che completi i tratti delle schede norma AT_R9 e AT_R16 al fine di realizzare un tracciato carrabile alternativo all'attuale via Vespucci.

13. note: -

13bis. obblighi: Nel caso in cui il sub-comparto A non sottoscriva la convenzione relativa alle opere di urbanizzazione (in cui si preveda la cessione immediata delle aree su cui insistono le stesse opere comprensiva delle garanzie fideiussorie per la loro realizzazione) entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURT dell'avviso relativo alla approvazione della variante n. 13 del Regolamento Urbanistico del 2010 la suddivisione in sub-comparti tra il sub comparto A e il sub comparto B decade ipso-facto e l'area di trasformazione dovrà essere attuata unitariamente previa redazione di un piano attuativo.

14. infrastrutture a rete: L'allacciamento alla dorsale principale della rete dell'acquedotto esistente dovrà essere realizzato con tubazioni minime DN150. L'allacciamento alla rete di gas metano dovrà essere realizzato in media pressione e conseguentemente dovrà essere installata una cabina di trasformazione per la distribuzione. A servizio dell'area di trasformazione potrà essere realizzato un solo pozzo di emungimento.

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: L'attraversamento del Canale Battagli andrà realizzato con le seguenti specifiche: l'intradosso a quota superiore di 1m rispetto ai muri di contenimento attuali del canale. Non sono dettate altre condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.12bis area di trasformazione "VIA COLOMBO" (AT_R45)

L'intervento è subordinato a valutazione integrata ai sensi della L.R.1/2005 e a valutazione ambientale strategica (VAS) ai sensi del D.Lgs.4/2008.

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 3.000

2. superficie fondiaria (Sf): mq 1.874

3. superficie utile lorda (Slu): mq 300 - [it: mq/mq 0,10]

4. superficie utile lorda incrementata (Slu ): per la determinazione della slu vedi co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq 1.126

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r) : mq -

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq -

7.2. verde di arredo stradale: mq -

8. numero di piani (Np): nº fino a 3

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: piano attuativo

12. obiettivi di progetto: Consolidamento del fronte urbano lungo via Colombo e realizzazione di spazi pubblici a verde attrezzato.

13. note: -

14. infrastrutture a rete: -

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

co.60.1.12ter. area di trasformazione "ANTISTADIO"

U.T.O.E. - MONTEVARCHI

1. superficie territoriale (St): mq 5.532

2. superficie fondiaria (Sf): mq 4.848

3. superficie utile lorda (Slu): mq 2.133 *

4. superficie utile lorda incrementata (Slu +): vedi note **

5. superficie destinata a verde pubblico attrezzato e piazze (S/vp/r)

5.1. verde pubblico: mq -

5.2. piazza pavimentata: mq -

6. superficie destinata a parcheggi pubblici (S/pp/r): mq 292

7. superficie destinata a strade e verde di arredo stradale (S/st/r)

7.1. strada: mq 392

7.2. verde di arredo stradale: mq

8. numero di piani (Np): n. fino a 4

9. altezza massima (Hmax): mt -

10. destinazioni d'uso prevalenti ed escluse: per la disciplina delle destinazioni d'uso vedi co.57.6.1. del presente regolamento.

11. modalità di attuazione: intervento edilizio diretto convenzionato

12. obiettivi di progetto: Realizzazione di un primo stralcio del più ampio intervento disciplinato dall'area di trasformazione "BERIGNOLO STECCATO" (AT_R3).

13. note: *La superficie utile lorda deriva in parte (1.000 mq) dal dimensionamento dell'U.T.O.E. di Montevarchi ed in parte (1.133 mq) dalla conversione in capacità edificatoria di alcuni volumi demoliti di proprietà del Comune di Montevarchi riportati nel Registro dei Crediti Edilizi al co.59.3bis. del presente regolamento e precisamente dai volumi di cui al Fg.10 part.163, part.164 sub 1 e part.106 sub 7, 8, 9, 12, 15, 16 e 21 e al Fg.11 part.643, part.815 e part.1175. ** L'area di trasformazione non è sottoposta alla disciplina di cui ai co.57.11.2 e co.57.11.3 del presente regolamento.

13bis. note aggiuntive: In sede di procedura di evidenza pubblica per la cessione dell'immobile dovrà essere prevista, tra l'altro, una prescrizione secondo la quale il trasferimento dell'immobile sia condizionato alla realizzazione di un impianto sportivo analogo in altra sede.

13ter. ulteriori note aggiuntive: Qualora l'applicazione delle disposizioni di cui all'art.13 "norme specifiche sulle opere di urbanizzazione" del presente regolamento determini la corresponsione di un contributo in luogo della realizzazione degli standard dovuti, quota parte di tale contributo dovrà essere destinato alla riqualificazione dello spazio pubblico antistante lo stadio "Brilli Peri".

14. infrastrutture a rete: -

15. fattibilità geomorfologica: Dovranno essere eseguite specifiche indagini geognostiche al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area.

16. fattibilità idraulica: Non sono dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. In caso di edificazione e urbanizzazione devono comunque essere individuati i necessari accorgimenti per limitare l'impermeabilizzazione del suolo, anche al fine di non gravare sul sistema fognario esistente.

17. fattibilità sismica: Non è necessario impartire alcuna condizione specifica per la fattibilità per la fase attuativa.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:14