Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art.40 L'ambito della rete di connessione con la collina

1. Descrizione
L'ambito è caratterizzato dal sistema delle connessioni che, attraversando trasversalmente la pianura, la collegano alla collina. Il riconoscimento di tale ambito, formato principalmente dal torrente Riomaggio e dai borri del Giglio, della Dogana, di Val di Lago e di Caposelvi e dalla viabilità che ad essi si affianca, risulta strategico non solo per migliorare le relazioni con le aree collinari, ma anche per garantire la formazione di corridoi ecologici di collegamento tra il sistema di collina e l'ambito del Parco fluviale dell'Arno, indispensabili per il mantenimento ed il funzionamento dell'intero ecosistema.
Sono invarianti dell'ambito: il reticolo idrografico con la relativa fascia di pertinenza fluviale e la viabilità storica.

2. Obiettivi
Obiettivi generali dell'ambito sono:

  • - ricostruzione delle connessioni ecologiche e funzionali tra i diversi sistemi, miglioramento della qualità ambientale del territorio e della risorsa acqua;
  • - miglioramento della mobilità e del collegamento tra fondovalle e collina;
  • - conservazione e tutela delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua;
  • - miglioramento della qualità dell'ambiente urbano, interrompendo la continuità dell'urbanizzato;
  • - conservazione e valorizzazione delle formazioni vegetazionali ripariali anche attraverso un'operazione di bonifica delle piante infestanti e di reintroduzione di specie autoctone.

3. Destinazioni d'uso compatibili
Sono ammesse le funzioni compatibili con il parco urbano (verde attrezzato, percorsi ciclabili e pedonali), la mobilità e l'attività agricola.

4. Strategie
Al perseguimento degli obiettivi si dovrà pervenire, oltre che attraverso l'osservanza delle seguenti direttive, mediante ulteriori specificazioni normative del Regolamento Urbanistico e di eventuali piani e programmi di settore.
Costituzione, dove possibile, di una fascia alberata di rispetto per gli elementi che costituiscono la rete.
Sistemazione degli ambiti perifluviali attraverso la costituzione di aree verdi di uso pubblico.
Mantenimento dei varchi non edificati.
Creazione di piste ciclabili al fine di collegare l'ambito al Parco fluviale dell'Arno.
Introduzione di vincoli di inedificabilità nelle aree libere tra gli abitati.
Per quanto riguarda gli aspetti idrogeologici, i nuovi interventi dovranno tendere al:

  • - perseguimento della tutela delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua per ridurre il rischio idraulico;
  • - salvaguardia del ruolo di connessione ecologica dell'ambito anche in presenza di eventuali interventi di regimazione idraulica, che dovranno prevedere l'uso di tecnologie ambientalmente compatibili.

5. Disposizioni specifiche:
Le aree ricadenti all'interno della fascia di rispetto dei pozzi comunali, individuati nella tav. 25 "I vincoli sovraordinati", sono soggette alle prescrizioni di cui all'art. 8 delle presenti norme.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:27